“Chi l’ha visto”: Il programma ripercorre il caso della Ravellese Patrizia Attruia

Ravello ( Salerno ).  Nella serata di mercoledì 29 Luglio il programma televisivo “chi l’ha visto” ha riportato alla luce un caso ancora avvolto dal mistero ,avvenuto il 27 marzo di 5 anni fa nel Borghetto di San Cosimo e Damiano nel comune di Ravello in Costiera amalfitana  quando in una casa viene ritrovato il cadavere di una donna rannicchiato in posizione fetale e infilato a forza dentro ad un baule. Secondo il medico la donna quarantasettenne, Patrizia Attruia era morta circa 40 ore prima nella tarda serata di mercoledì 25 marzo , di conseguenza le altre due persone che abitavano la casa : l’affittuaria Enza di Pino e Giuseppe Lima il fidanzato della vittima ,hanno trascorso due giorni e due notti con il cadavere della donna nel baule.In primo luogo l’affittuaria confessa di essere colpevole dell omicidio avvenuto a causa di un litigio finito in tragedia mentre il fidanzato non si trovava in casa , ma a mettere in discussione questa versione dei fatti è l orario del decesso fornito dalla donna, non corrispondente al resoconto scientifico.
Enza di Pino viene portata in carcere accusata di essere una spietata assassina ma dopo pochi giorni in un colloquio con suo cugino avvenuto sempre nella struttura carceraria la donna sostiene che sia Giuseppe Lima il vero colpevole, il quale l’avrebbe minacciata per costringerla a dichiarare di essere stata lei a commettere il crimine. L’uomo viene arrestato dopo due anni e confessa la vera versione dei fatti con la speranza di una riduzione della pena . Nonostante questo però , Enza di Pino non viene rilasciata e anzi tutt’oggi continua a scontare una pena di 14 anni e due mesi (superiore a quella del vero colpevole) per la quale anche nei giorni scorsi è stato presentato l’ennesimo ricorso in cassazione . Tutt’oggi i familiari e conoscenti di Enza si chiedono come mai una donna innocente si trovi in carcere e fino a quando questa situazione andrà avanti.

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