Castellammare di Stabia, il sindaco Cimmino porta in Tribunale pagina Facebook

Il sindaco di Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino ha deciso di sporgere denuncia per diffamazione nei confronti di una nota pagina Facebook che si occupa del territorio da circa cinque anni. Questo il messaggio pubblicato da “Sos Stabia – Ricomincio da Tre”.

“Crediamo che sia nostro diritto chiedere conto a chi amministra questa città delle promesse fatte in campagna elettorale, crediamo che sia nostro sacrosanto diritto chiedere sicurezza e decoro sia per noi cittadini che per chi lavora per la nostra città.

Abbiamo sempre sostenuto in modo apartitico le nostre iniziative, come cittadini qualsiasi, senza bandiere e fini politici, sempre e solo per risvegliare le coscienze stabiesi.

Abbiamo sempre #lottato e fatto tutto il possibile per dare voce ai cittadini stanchi di vivere come ostaggi dell’inciviltà nella propria città che chiedevano giustizia e rispetto reciproco.

Siamo sempre stati un #pungolo per le amministrazioni con il solo scopo di portare in evidenza problematiche critiche ed urgenti, che non potevano più essere tollerate in una città stanca. Abbiamo lottato contro gli #incivili, contro gli atteggiamenti e le abitudini sbagliate che deturpano la nostra città, per i tesori ormai chiusi e mortificati, per i diritti dei disabili e per i diritti di noi tutti.

Abbiamo #invitato gli stabiesi ad #amare la propria città organizzando eventi, in mare, al Faito, ad amare i nostri splendidi tramonti, ad amare le nostre sorgenti e le nostre Terme, il centro antico e tutto ciò che nel tempo abbiamo dimenticato di possedere.

Eppure oggi ci troviamo dai carabinieri, come gli ultimi de criminali, a rispondere di una #querela per diffamazione. A rispondere di un post dove chiedevamo #mascherine per i nostri agenti della municipale, a rispondere per un post che chiedeva semplicemente #sicurezza per gli agenti, per le proprie famiglie e per tutti noi concittadini.

Ricevere una querela dal #Sindaco per diffamazione invece che risposte e dialogo ci sconforta non poco, rappresenta un fallimento senza eguali una sconfitta per noi e l’intera cittadinanza che vedeva in noi i rappresentati della propria voce.

Cosa dovremmo fare? Far finta di niente e con la coda tra le gambe voltarci dall’altro lato?

Noi andiamo avanti a testa alta, con voi al nostro fianco ed il sostegno che ci avete sempre dimostrato, oggi come non mai abbiamo bisogno di tutto il vostro affetto.
Sosterremo in autonomia le spese legali, ma daremo anche a voi la possibilità di aiutarci con donazioni e partecipare attivamente, ci difenderemo con l’amore di chi ci ha sempre seguito”.

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