Castellammare. Blocchi di cemento contro la sosta abusiva per i lidi

Castellammare di Stabia ( Napoli ) La lotta alla camorra, da parte dell’amministrazione di centrodestra, passa per l’abolizione della sosta abusiva a Pozzano. Una spesa di 36 mila euro per acquistare decine di barriere in cemento che dalla scorsa notte sono state installate ai margini della carreggiata della Statale Sorrentina verso Vico Equense e Sorrento , la S.S. 145 presa di mira. La strada che conduce ai lidi balneari è oggetto ormai da anni di un braccio di ferro tra parcheggiatori abusivi e Comune. Blitz dei vigili, postazioni fisse di volontari e agenti per impedire che soprattutto attorno alla spiaggia di Pozzano la criminalità possa arricchire le proprie casse con la sosta dei bagnanti. Dopo i tentativi di installare dissuasori di gomma, che furono tagliati in meno di un mese, quest’anno sono arrivati i blocchi di cemento ad inibire l’area. «Una svolta epocale – esulta il forzista Gaetano Cimmino – non ho timore a dirlo, per la legalità e la sicurezza del nostro territorio e delle vie del mare. Il pugno duro della mia amministrazione ha fermato coloro che pensavano che niente potesse mai cambiare», scrive Fiorangela D’Amore su Il Mattino quotidiano della Campania.
Cimmino manda messaggi chiari e stavolta sembra intenzionato ad andare avanti per liberare almeno l’area dei lidi dagli abusivi. «Chi si arricchiva mettendo a rischio la sicurezza di tutti lungo la statale sorrentina e nella zona di Pozzano oggi deve arrendersi. Come stiamo facendo ormai da due anni, ci stiamo riappropriando di aree lasciate alla mercé di chiunque. Perché, è bene ricordarlo, nei vuoti si insinua la criminalità con i suoi traffici illeciti». Una zona che secondo la Dda di Napoli è sotto l’egemonia del clan D’Alessandro. «Un business da migliaia di euro al giorno ricorda il sindaco – che causò anche l’omicidio di un parcheggiatore nell’estate del 2009, con la cosca decisa a controllare tutti i parcheggi. Oggi ribadiamo ancora una volta il nostro no alla camorra».
IL VERTICE
Mentre il sindaco era impegnato a dare il primo segnale agli abusivi di Pozzano, all’interno di Palazzo Farnese i capigruppo consiliari incontravano l’assessore alla mobilità Gianpaolo Scafarto per conoscere il nuovo Piano di Mobilita. Un incontro avvenuto grazie alla sensibilità del Presidente del Consiglio Vincenzo Ungaro che ha fatto da intermediario tra le forze politiche e la giunta. «Altrimenti non avremmo saputo nulla e del confronto istituzionale invece nemmeno l’ombra» tuonano Francesco Iovino (Pd), Andrea Di Martino (Italia Viva), Tonino Scala (Leu), Giovanni Nastelli (Uniti per Stabia) e Francesco Nappi (M5S), che a margine dell’incontro hanno redatto un documento nel quale c’è tutta l’amarezza per un piano che ormai non ha più spazi di manovra, consigli e osservazioni visto che «da agosto entrerà in funzione in via sperimentale, a settembre diventerà operativo. I consiglieri esautorati da ogni ruolo di condivisione, di dissenso, di approvazione. Nulla di nulla. Manca un disegno complessivo dove si inserisce il Pum, mancano una serie di infrastrutture che dovrebbero accompagnare questo processo». In questa prima fase il Piano di Mobilità Urbana non passerà in consiglio perché per ora quello esposto è solo parte di una trasformazione che riguarda solo il centro città. «Una diffusa Ztl, alla quale non siamo pregiudizialmente contrari, ci auguriamo non si traduca nell’apposizione più o meno diffusa di transenne sul territorio. Manca proseguono i consiglieri – un piano occupazionale per incrementare il corpo dei vigili in maniera strutturale e non occasionale, stagionale per dirla tutta. I lettori targa, i varchi attivi partiranno subito? Oppure sarà la solita finta? Come si inserisce il Pum nel quadro delle opere infrastrutturali che altri enti a cominciare da Eav stanno realizzando in città?».

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