Calcio. La Turris è senza “casa”, rischio mancata presentazione in serie C

Il Presidente della Turris Antonio Colantonio ha davvero perso la pazienza! Inutili finora i tanti appelli lanciati e caduti nel vuoto: la Turris si trova in perfetta solitudine, con uno stadio da trovare e la non collaborazione da parte di Amministrazioni e società corregionali. In campo regionale ad Avellino c’è già un affollamento importante, a Salerno, passando per Castellammare: tutti con un “No entry” davanti alle cancellate dei rispettivi impianti sportivi. Con Lupi e Casertana, militanti proprio in Serie C, diventerebbe un autentico delirio riuscire a incastrare i tempi e gli spazi per dare ospitalità anche alla Turris. Caserta ha il Pinto sotto restyling, San Paolo esclusivo del Napoli. Per Castellammare si è trovato l’opposizione di Cimmino, Sindaco della città delle acque e poi Salerno, dove però la Salernitana non ha voglia di condividere il suo Arechi. Una situazione assurda, anche perchè la Turris non riesce a trovare uno sbocco neanche oltre i confini della Campania, dove prima Viterbo, poi Potenza e alla fine Rieti, il Questore, hanno opposto resistenze. Insomma, la Turris sta seriamente rischiando di veder sfumare il ritorno in Serie C. Non trova lo stadio e Colantonio non usa mezzi termini puntando il dito proprio all’Amministrazione Palomba che, a distanza di 11 mesi non ha proceduto per l’avvio delle pratiche per la certificazione Quality Pro necessaria per considerare il Liguori idoneo alla militanza in Serie C. In ogni caso resta il 23 come dead-line per la volontà di iscrivere la Turris al prossimo campionato di Serie C.  Quelle di Colantonio non sono più minacce, ma una vera e propria frustrazione per un senso di abbandono da parte non solo delle colleghe società campane, ma anche della propria Amministrazione.

 

 

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