Turismo: fiducia nel Cilento, standby a Salerno e Costiera amalfitana

Barbara Cangiano, per il quotidiano Il Mattino, fa il punto della situazione turismo in Campania, soprattutto in Costa d’Amalfi, del Cilento e Salerno. L’estate post Covid-19 bacia il Cilento. In un mercato ancora fermo, che guarda alla primavera 2021 come prima data utile per la ripartenza, il tratto costiero tra Paestum e Palinuro sembra – insieme a Puglia, Calabria e Sicilia – una delle poche mete appetibili per un turismo nazionale. Spiagge ampie e strutture ricettive che da sempre portano avanti una politica dei prezzi contenuti, mettono d’accordo sicurezza sanitaria e necessità di tenere bassi i budget. Di sicuro i viaggi saranno brevi e non troppo distanti dalla propria residenza, come conferma un’indagine Confturismo-Confcommercio fatta su un campione di oltre mille persone. Tra giugno ed agosto il 48 per cento dei vacanzieri è pronto a fare le valigie: il dato non è brillante se si considera che nello stesso periodo di dodici mesi fa, ad essere pronto a partire era il 70 per cento.
Va molto peggio in costiera amalfitana, che storicamente lega i suoi flussi alla presenza degli stranieri: il rapporto delle presenze, visti i numeri del 2019, è di due a dieci. A Salerno è la paralisi: se non riparte il turismo business le strutture saranno in seria difficoltà». In città non si viene per puro diletto, «perchè non abbiamo né spiagge, né un mare cristallino». A giocare contro gli spostamenti, oltre ai conti intaccati da due mesi e passa di lockdown, anche il fattore paura: «Il clima è incerto – taglia corto Loreta Lurgi di Milagro viaggi – E ci sono una serie di nodi da sciogliere. Per l’estero difficile che possa sbloccarsi qualcosa prima di settembre».
Quello del 2020 sarà un turismo di prossimità e non è un caso se le prenotazioni negli agriturismi lasciano ben sperare. Lo sostiene il direttore di Coldiretti Salerno Enzo Tropiano: «Gli agriturismi della rete Campagna Amica hanno riaperto ovunque e l’andamento delle prenotazioni è sicuramente positivo, in questo momento più per la ristorazione che per i pernottamenti. Ci sono anche richieste da altre regioni, soprattutto per il mese di agosto. Ovviamente, a incidere finora negativamente sulla gestione, è il crollo della domanda estera di turismo internazionale senza dimenticare le cancellazioni forzate delle cerimonie che si svolgono tradizionalmente in questo periodo dell’anno». Per il presidente di Coldiretti Salerno Vito Busillo, «si preferiscono i luoghi meno affollati, l’entroterra in particolare, privilegiando percorsi naturalistici e ampi spazi».

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