Scoppia la polemica a Pompei, mancano treni agli Scavi: l’Eav cambia gli orari

«Dobbiamo soddisfare tre esigenze: quella dei turisti diretti agli scavi di Pompei, quella dei pendolari del mare e quella del distanziamento fisico a causa dell’emergenza sanitaria. Conciliare tutto non è facile». Il presidente Eav Umberto De Gregorio interviene così sulla questione sollevata da Il Mattino, che ha raccolto le lamentele dei visitatori del sito archeologico di Pompei. Ecco cosa scrive Francesco Gravetti.
Sabato, domenica e festivi, infatti, il primo treno della Circumvesuviana da Napoli arriva a Pompei alle 10,17 mentre il primo ingresso negli scavi è previsto per le 9. Il tour va prenotato e, pertanto, chi vuole arrivare nella città mariana in tempo deve rinunciare a farlo con il treno. Domenica scorsa, molti turisti non sapevano tutto ciò: sono scesi alla stazione di Villa dei Misteri ed hanno raggiunto l’ingresso di Porta Anfiteatro solo alle 11-11.30, dopo aver percorso a piedi dalla stazione circa due chilometri, poi si sono visti negare l’ingresso perché erano in ritardo rispetto alla prenotazione. Ne è nata, così, una discussione tra i visitatori e gli addetti alle biglietterie tanto che è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine. Particolarmente deluso un gruppo di turisti provenienti da Roma, che non hanno potuto visitare le rovine pompeiane.Una matassa che ora l’Eav annuncia di aver sbrogliato. La soluzione sta tutta in una corsa, la 10813: è quella che dalle 8,13 parte da Napoli e che, finora, non ferma a Pompei. Dal prossimo week end lo farà: arriverà a Villa dei Misteri alle 8,37 e i turisti avranno il tempo di arrivare per le 9 all’ingresso degli scavi. È lo stesso De Gregorio ad annunciarlo, che tuttavia sottolinea anche quanto sia complicato, per l’azienda di trasporti, far quadrare conti e orari in tempi di emergenza sanitaria: «A tagliare le corse non è stata la Circumvesuviana, ma il Covid19. Non si è trattato di scelte politiche, del capriccio di un dirigente, non di esigenze di budget a danno dei turisti, né, tantomeno, di incompetenza. Abbiamo dovuto semplicemente adeguare i nostri orari alla stringente normativa nazionale e regionale per il contenimento del contagio. Nel farlo, abbiamo operato scelte che tutelassero innanzitutto lavoratori e pendolari per necessità, tenuto conto che, di fatto, la mobilità turistica è stata vietata e chiusi tutti i beni culturali del Paese».
Proprio per evitare l’assalto ai treni ma, allo stesso tempo, garantire il servizio a chi voleva raggiungere la costiera sorrentina, Eav ha elaborato per la Circumvesuviana un orario speciale nei fine settimana e nei giorni festivi, con meno fermate intermedie, percorsi frazionati e più treni diretti da Napoli verso le mete turistiche. Ecco perché, finora, il primo treno a Pompei arriva solo alle 10,17. In verità un’eccezione c’è: è il «Campania Express», il convoglio dedicato proprio ai turisti, che costa 10 euro e da luglio sarà effettuato anche a cadenza quotidiana. Da Napoli parte alle 9,06 e arriva a Pompei alle 9,36, non in tempo per gli ingressi al sito archeologico delle 9 ma comunque ben prima di quello delle 10,17. Insomma, è tutto un incastro di orari, regole da rispettare, buon senso, necessità di far ripartire l’economia del turismo. Aggiunge De Gregorio: «Siamo dispiaciuti per l’inconveniente occorso ai visitatori provenienti da Roma. Tuttavia i nostri orari sono pubblici e facilmente consultabili anche in rete. Forse una migliore organizzazione del viaggio avrebbe accertato sia il vincolo di prenotazione agli orari di visita del parco, sia il miglior modo di arrivare per tempo all’appuntamento. Speriamo di riaverli presto in Campania e di offrire loro il miglior servizio possibile».

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