“Pochi turisti in Campania: manca sostegno”, l’allarme di Imma Vietri (FdI)

«I dati dell’indagine effettuata dall’Agenzia Nazionale Turismo sulle vacanze degli italiani post emergenza Covid destano preoccupazione tra i gestori delle strutture ricettive del nostro territorio e confermano i timori degli operatori del settore», afferma Imma Vietri, dirigente di Fratelli d’Italia. L’Enit – Agenzia Nazionale Turismo –boccia ogni idea di crescita sul mercato nazionale della Campania. Appena il 5% degli intervistati, infatti, dichiara di avere scelto la Campania come meta delle vacanze. Molto meglio vanno altre realtà italiane come la Puglia, la Sicilia, la Toscana, il Trentino Alto Adige, la Sardegna, l’Emilia Romagna, il Veneto e la Liguria. «La nostra regione non ha nulla da invidiare alle mete preferite dagli italiani, potendo contare su un’offerta forse unica perché mette insieme bellezza paesaggistica, patrimonio culturale e tradizione enogastronomica. Finisce, però, per scontare problemi che non sono solo legati all’attuale fase di emergenza», spiega la dirigente di FdI. «La Campania – prosegue Imma Vietri – è partita in ritardo con la promozione del proprio territorio. Altre regioni hanno costituito unità di crisi specifiche per il rilancio del settore e sono state attuate iniziative in grado di attrarre i turisti garantendo il massimo della sicurezza. Ma sarebbe sbagliato addossare le colpe della situazione che si va delineando solo alla gestione dell’emergenza Covid. La verità è che alcune aree del nostro territorio, pur dotate di enormi potenzialità, non riescono ad essere competitive a causa di un’offerta ricettiva non all’altezza». Quanto a quest’ultimo aspetto, l’esponente di Fratelli d’Italia ritiene che ci siano evidenti responsabilità anche da parte di chi ha amministrato in Regione in questi anni. «Sarebbe stato necessario incentivare interventi per riqualificare le strutture ricettive del territorio. Negli anni è cresciuta in maniera esponenziale la presenza di bed & breakfast, ma proprio l’indagine dell’Enit ci dice che solo l’8,9% degli italiani scelgono questa soluzione. Quasi il doppio, invece, preferisce l’albergo. Il turismo va sostenuto perché non è solo una voce importante del Pil campano, ma è anche una fonte di entrate enormi per le casse delle amministrazioni pubbliche».

Un ulteriore elemento di riflessione è offerto dal dato altissimo (83%) di italiani che faranno le vacanze in patria. «È un segnale importante, sicuramente favorito dalla “Tax credit vacanze” introdotta dal Governo. Questa misura, però, aiuta le famiglie ma non gli operatori turistici: aver previsto che l’80% del “bonus” debba essere garantito sotto forma di sconto significa che i gestori delle strutture ricettive dovranno anticipare le spese, salvo poi avere i soldi tra un anno al momento della dichiarazione dei redditi. Insomma, tutt’altro che un aiuto per albergatori e titolari di B&B, già messi in ginocchio dalla crisi».

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