Penisola sorrentina, pasticceri e chef negli alberghi: stipendi ridotti all’osso, situazione inaccettabile “Meglio l’aiuto Covid, ma inverno tragico”

Da Sorrento a Vico Equense storie incredibili, 500 euro al mese per aiutare la “baracca” invece di 1500 o anche 2000 “Meglio l’aiuto Covid, ma poi l’inverno è lungo. Sarà un disastro, per noi e le nostre famiglie”

Una situazione inaccettabile che deve assolutamente trovare una via risolutiva. Moltissimi pasticceri e chef della Penisola sorrentina stanno affrontando questo post lockdown in maniera davvero, davvero complicata. Abbiamo ricevuto segnalazioni dirette di persone che lavorano in qualità di chef e pasticceri, con uno stipendio davvero ridotto all’osso: tantissimi, infatti, guadagnano soltanto 500 euro. Uno stipendio ridotto, per molti si tratta di un terzo della paga che percepivano prima dell’emergenza Coronavirus, a causa dei mancati introiti di diverse attività che non hanno raggiunto (almeno non ancora) i numeri soliti.

Capiamo, ovviamente, le problematiche che stanno affrontando gli imprenditori, i quali sono anch’essi in una situazione drammatica e difficile da affrontare; ma al contempo non possiamo accettare passivamente che dei professionisti possano essere così danneggiati. Bisogna fare qualcosa e bisogna farlo subito: “Per molti di noi sta diventando dura tornare a lavorare, in molti si chiedono se non fosse meglio rimanere a casa e percepire gli aiuti statali previsti”, ci ha raccontato qualcuno.

Insomma, per ora la maggior parte di questi sta dignitosamente e professionalmente lavorando e dando il meglio di sé per l’attività, ma è una situazione che non può continuare a lungo.

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