L’esame che non c’è!

Polvere
Ricorda che sei polvere: d’accordo.
Se pero’ posso scegliere di cosa:
non dell’oro,non della conchiglia,
ma polvere di gesso
di una parola appena cancellata
dalla superficie di lavagna.
E intorno un’aula di scolari applaude
la fine della scuola.
Erri De Luca

Terminano oggi le prove finali della secondaria di primo grado “IC. Di Giacomo-De Nicola” di Agerola.

Si è concluso un rito di passaggio importante verso l’adolescenza e la scuola superiore, con tutto il suo corredo di paure, ma anche di attese e di desideri: quelli che erano chiamati Esami di terza media, oggi presentazione elaborati.

Una routine del tutto nuova li ha costretti, insieme ai loro docenti, a imparare in fretta a nuotare nel mare della didattica a distanza, galleggiando tra videolezioni registrate e in streaming, piattaforme per la condivisione di compiti e materiali di studio, aule virtuali, chat di gruppo, mail, test online e persino interrogazioni a distanza durante le quali è mancata la smorfia del compagno di banco a distrarre la professoressa dal silenzio di un vuoto di memoria.

Si è detto da più parti che i nostri bambini, gli adolescenti, i giovani si sono adattati all’isolamento in casa meglio di tanti adulti, anche se per loro le conseguenze delle limitazioni alla libertà di movimento sono state pesantissime; in larga maggioranza (se provvisti di dispositivi adeguati e connessione Internet) sono stati puntuali nella connessione alle lezioni a distanza, hanno fatto il possibile per seguire le richieste dei docenti, si sono aiutati tra di loro nello sperimentare i nuovi strumenti.

Insomma, verrebbe da dire che hanno affrontato eroicamente un impegnativo “compito di realtà”, in cui la realtà ha di gran lunga superato l’immaginazione.

I nostri ragazzi hanno commosso i docenti per aver dimostrato buona volontà e resilienza in questi mesi.

“….E intorno un’aula di scolari applude la fine della scuola”

Prof.ssa Maria Gentile – Uniscientia – Agerola

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