Intervista al bravissimo cantante-chitarrista Mario Maglione, a cura di Maurizio Vitiello.

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    Intervista di Maurizio Vitiello – Dieci domande al bravissimo cantante-chitarrista Mario Maglione.

    Voce inconfondibile, erede spirituale del geniale Roberto Murolo, cantante della grande tradizione musicale partenopea, di cui ne è illustre esponente grazie al suo originale e singolare modo di comunicare, saldamente sorretto da una sperimentata tecnica vocale.

    Mario Maglione nasce e cresce a Napoli nella zona di Mergellina. Il suo quartiere natale è l’oggetto principale di molte sue canzoni. La sua carriera musicale ha inizio nell’adolescenza, dopo i primi passi come batterista, quando dà prova delle sue abilità con la chitarra nel teatro del convento dei Padri Cappuccini napoletani, al C.V.E. Successivamente, dopo aver proseguito gli studi sulla canzone napoletana e la sua storia, Maglione viene chiamato a prendere parte all’opera teatrale “Masaniello” del 1974 di Elvio Porta e Armando Pugliese. Grazie al suo ruolo nel musical, Maglione diviene molto conosciuto nell’ambiente della musica partenopea e per la prima volta valica i confini nazionali diffondendo la canzone napoletana in diversi paesi del mondo tra cui Australia, Canada, Emirati Arabi, Germania, Inghilterra, Svizzera, Olanda e Giappone, riscuotendo particolare successo in quest’ultimo paese L’artista Roberto Murolo, maestro di Maglione, lo ha sempre considerato suo erede spirituale e la casa discografica napoletana Nuova Canaria ha pubblicato due album con interpretazioni dei due artisti. Inoltre, è considerato insieme ad altri artisti (tra cui Carlo D’Angiò) uno degli eredi artistici di Fausto Cigliano. Mario Maglione è apparso in più occasioni in programmi televisivi nazionali, sia Rai che Mediaset, tra cui il Maurizio Costanzo Show e in programmi radiofonici nazionali Rai come Radio anch’io e Sette scenari per il Duemila, entrambi condotto da Maurizio Costanzo. Nel cofanetto in dieci cd allegato a vari numeri del quotidiano Il Mattino e curato dalla Phonotype sono state inserite sue interpretazioni accanto a quelle di artisti quali Aurelio Fierro, Domenico Modugno, Roberto Murolo e Mirna Doris. Nel 2010 ha vinto la settima edizione del premio Anselmo Mattei, 2012 Premio Mia Martini.

    D – I concerti più emozionanti della tua carriera?
    R – Ce ne sono stati diversi quello della prima volta con il maestro Murolo a Napoli in un teatrino di via Manzoni in Australia all’Opera House, dai tanti concerti che faccio in Giappone e lì ė un’emozione continua.

    D – Quale serata musicale ti ha dato più emozione in tutta la tua vita artistica?
    R – È quella che da oltre 35 anni faccio il 10 di settembre nella Basilica di Piedigrotta.

    D – Quali soddisfazioni hai raccolto nella tua lunga carriera?

    R – Beh, credo che quella più importante di tutte sia che dopo 47 anni di attività ci sono ancora artisticamente.

    D – Serve fortuna e talento?
    R – Molta, ma molta fortuna, ma il talento serve a mantenersi a lungo.

    D – Sogni nel cassetto?
    R – Quello di poter continuare ancora per molto tempo.

    D – Napoli resta una capitale mondiale della musica?
    R – $E’ sempre stata e lo sarà per sempre fucina di grandi musicisti.

    D – Il Conservatorio di Musica di Napoli “San Pietro a Majella” riesce ad accogliere una frontiera musicale napoletana?
    R – Lo sta facendo da un po’ di tempo grazie al Maestro Leonardo Quadrini con una splendida orchestra di giovani allievi del Conservatorio.

    D – Ma gli artisti di oggi sono preparati al palco?
    R – Oggi è tutto più facile tra i social è la tv ci arrivi subito. Io preferisco la gavetta, è quella che ti tempra.

    D – Quali circuiti e quali scenari prevedi, a breve, sperando che sia superata la crisi dovuta al COVID-19?
    R –Non sapre,i credo che ci sia un po’ di difficoltà. Poi, tieni presente che dopo tanto tempo fermi i lupi sono in agguato.

    D – Nel panorama della canzone napoletana, negli ultimi dieci anni, quali sono state le scomparse che hanno addolorato e quali le novità confortanti?
    R – E devo dire tutti da Roberto Murolo, Sergio Bruni, Aurelio Fierro, Nunzio Gallo da poco Mirna Doris e altri artisti importanti grandi artisti che mi hanno dato molto avendoli conosciuti e frequentati.

     

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