“Il Sole 24 Ore” dedica un articolo all’estate post covid in costiera amalfitana, da mercoledì 1 luglio riaprono tutte le strutture ricettive

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La costiera amalfitana è da sempre una delle località più belle al mondo, meta ogni anno di migliaia di turisti attratti dai panorami mozzafiato, dal connubio perfetto tra il verde delle montagne e l’azzurro del mare, dai tanti scorci caratteristici, dai prodotti enogastronomici e dall’accoglienza e cordialità dei residenti.

Anche “Il Sole 24 Ore” dedica un articolo alla costiera amalfitana per esaltarne l’unicità e la bellezza descrivendo la situazione del territorio dopo l’emergenza Coronovarisu. La giornalista Sara Magro così scrive:

Un bel sogno? Fare le vacanze in costiera amalfitana. Questo tratto di costa che va da Vietri a Positano, con 14 comuni è uno dei luoghi più esclusivi d’Italia, anzi del mondo. Grazie a una reazione magica di ospitalità, bellezza, tradizione, Dolce Vita è un classico delle vacanze del jet set. Ma piace a tutti l’idea di trascorrere qualche giorno sui suoi lidi mondani. Poi si fanno due rapidi calcoli e ci si rende conto che non è facile: prezzi alle stelle, posti affollati, figuriamoci in alta stagione. O forse no in questa imprevedibile estate post pandemia?

Un habitué della zona racconta di aver cercato di affittare una casa al mare: tutto esaurito. Per trovarla, bisogna orientarsi all’entroterra della Penisola Sorrentina, comunque struggente tanto è bella. Com’è possibile con il Covid 19 indebolito sì, ma non ancora sconfitto? Non si conteranno certo i 2.300.000 turisti dell’anno scorso, considerando che l’82% è costituito da stranieri, soprattutto americani, canadesi, australiani ancora bloccati a “casa”. Come a Venezia, campani e italiani hanno voglia di sole, mare e relax, e non ci rinunciano.

Dal 1° luglio la Costiera è aperta a pieno regime e in sicurezza. In queste settimane sono stati effettuati 2.500 tamponi agli operatori turistici, economici e sanitari e i dipendenti degli hotel si sono sottoposti a test sierologici. «Il virus ci ha solo sfiorati», dice Andrea Reale, sindaco di Minori “Città del gusto” con delega alla sanità per la conferenza dei sindaci della Costa d’Amalfi. «Abbiamo avuto 22 contagi, tutti guariti a casa. E non ci sono nuovi casi». Dati che intendono conservare con una regolamentazione capillare. Anche per farsi un bagno e prendere il sole sulle spiagge libere, si deve prenotare (agli infopoint o sui social dei comuni) e pagare un contributo di 4 € (solo per i non residenti) per i servizi necessari, bagnino, termoscanner, sanificazione. «Abbiamo creato un Covid manager e 24 operatori, un modo per dare un po’ di sollievo economico a chi sta soffrendo particolarmente la crisi economica», conclude Reale.

Nonostante le incognite, gli hotel hanno infine scelto di affrontare la stagione: è fondamentale far ripartire un’economia, prevalentemente a carattere famigliare, che in tempi normali vale il 6% del pil regionale. Aprono anche i più lussuosi, dove gli ospiti italiani spesso non arrivano al 5%: Santa Caterina ad Amalfi, Le Sirenuse, San Pietro e Le Agavi a Positano, Palazzo Avino a Ravello. «Di 43 camere, ne vendiamo solo 20, di cui 7 appena rinnovate». Mariella Avino e le sue sorelle, titolari del cinque stelle, ci tengono a garantire più spazio individuale e i servizi, dal ristorante stellato alla pizzeria della spiaggia privata. «La giornata inizia con una celebrazione della colazione italiana: torte, marmellate, frutta, succhi, su una tavola imbandita a festa come in un film di Ozpetek». Ma non di solo lusso vivono questi 50 km di costa. Da un lato ci sono i monumenti dell’ospitalità a livello internazionale, dall’altro ci sono piccoli gioielli, come Villa San Michele a Ravello, e agriturismi di alta qualità, come quello di Salvatore Aceto, ad Amalfi, dove si dorme, si pranza e si fa colazione tra limoneti panoramici, e la Tenuta Novecento, un’azienda agricola biologica con qualche camera, ad Agerola, capitale della mozzarella sul Sentiero degli Dei. Meglio fuori stagione: «Stiamo lavorando a un piano di destagionalizzazione», dice Andrea Ferraioli, presidente del Distretto Turistico della Costa. Ovviamente per accogliere i clienti americani, attesi in autunno, ma anche perché il “fuori stagione” è un periodo magico: «Abbiamo un mare bellissimo, si sa, ma anche cultura, enogastronomia, natura tutto l’anno». La proposta è di posticipare di qualche mese alcuni appuntamenti storici dell’estate, come i concerti del Festival di Ravello e la Luminaria di San Domenico a Praiano a dicembre, invece di agosto. Il sindaco Reale sostiene che si è ormai sviluppato un turismo maturo. «I nostri villeggianti si fermano per 5 giorni o più. Visitano Paestum, Pompei, partecipano ai programmi culturali. Quest’anno contiamo di allungare la stagione fino a Capodanno, e di organizzare attività coinvolgenti: corsi di ceramica a Vietri, lezioni di babà, pastiere e sfogliatelle, trekking sui Monti Lattari.

Un punto forte delle vacanze tutto l’anno è proprio il trekking, 500 km lungo vie panoramiche che nel ‘700 collegavano Ravello, Maiori, Minori e giù fino a Cetara e Furore, sul mare. Il più famoso, da 1 milione di escursionisti all’anno, è il Sentiero degli Dei da Agerola a Positano in 3 ore e mezza con le guide ambientali di Cartotrekking (prenotazioni obbligatorie) che hanno realizzato il progetto Sentieri Sicuri, recuperando 8 cammini, come il circuito dei Tre Calli, la Valle delle Ferriere, l’acquedotto borbonico. Da Tramonti, un paesino circondato da vigneti ultracentenari, parte il “Sentiero delle 13 chiese”, di nuovo 3 ore e mezza con soste in cantina e per degustazioni. Di un’ora e facile, il Sentiero dei Limoni attraversa le coltivazioni di sfusato amalfitano, e ne prevede l’assaggio sotto forma di granita rinfrescante al Limon Point. Una buona combinazione. È uno spettacolo arrivare da Salerno via mare: dal ponte superiore si guarda la costa in tutto il suo splendore, senza preoccuparsi della sicurezza (distanze e sanificazioni sono continue) e senza mascherina, che all’aperto non è più obbligatoria. Per facilitare i collegamenti da qualunque città, è stata creata anche la convenzione Costiera Link con Trenitalia, con treno fino a Salerno + traghetto, a pochi passi dalla stazione, per Cetara, Maiori, Minori, Amalfi e Positano.

L’estate in Costiera dunque non sarà in saldo e nemmeno deserta. Rimane il 18% di turismo italiano, tra regionale e non, e c’è sempre qualche gruppo di inarrestabili europei. Come sempre, sarà complicato trovare un alloggio alla propria portata, soprattutto durante il weekend, e si dovrà prenotare tutto, dal tavolo distanziato al ristorantino sul mare alla spiaggia libera. D’altra parte, la regolamentazione ligia si è dimostrata finora vincente. Un vantaggio che la Costiera intende conservare in attesa, il prossimo autunno, degli ospiti che arrivano da lontano.

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