Gli albori del calcio in Costiera e quella partita con la Salernitana: correva l’anno 1930

La Salernitana compie oggi 101 anni e tutta la Provincia si tinge di granata. Tantissimi sono i tifosi della Bersagliera sparsi nei borghi della Costa d’Amalfi, condividendone da sempre le vicende sportive. Una lunga storia, di cui abbiamo ereditato frammenti di una realtà sportiva, che è sempre stata di riferimento per il nostro territorio. Correva infatti l’anno 1930, quando in Costiera Amalfitana il calcio era solo agli albori e l’allora formazione dell’Unione Sportiva Fascista Maiori (chiamata anche USF Majorese nelle cronache degli anni ’30), affrontò in una partita la squadra dell’allenatore magiaro Géza Kertész.

Foto d'epoca di Maiori, da Fotochiara Savastano
Foto d'epoca Maiori Savastano

Una foto di rito di quell’incontro, di cui purtroppo non abbiamo le cronache e il risultato, fu scattata dal fotografo Savastano. Il calcio all’epoca era tra le discipline sportive più incoraggiate dal Regime, e Maiori aveva la sua formazione locale, che spesso si esibiva in partite con squadre limitrofe: si narra addirittura di gare accese con una selezione della vicina Minori, ed il borgo costiero, che non era urbanizzato come oggi, aveva adibito nel centro cittadino un campo sportivo dove si svolgevano le attività fisiche all’aperto.

Erano altri tempi, ma il Regime Fascista da poco più di un anno insistette per riformare i campionati, creando la Serie A e la Serie B a girone unico. L’USF Salernitana militava nella Prima Divisione, competizione con una formula simile all’attuale Serie C, con suddivisioni per aree geografiche. Dopo un buon settimo posto (e 50 reti realizzate), il presidente Pasquale Pinto, subentrato nel finale della stagione precedente, diede vita a una scalata al campionato cadetto, riconfermando gran parte della squadra precedente, compreso bomber Mario Adinolfi, autore di 14 gol, un record per l’epoca.

Partita inaugurale dello Stadio Littorio, dal libro I Primi Cent'Anni della Salernitana
inaugurazione stadio littorio salerno

Era anche la Salernitana del massaggiatore Angelo Carmando e dell’imponente attaccante friulano Luigi Miconi (autore di 10 reti), che dominò il girone. Nel doppio scontro con il Cagliari, vincitrice dell’altro girone meridionale, purtroppo la promozione non arrivò: dopo il pareggio per 1-1 allo Stadio Littorio (l’attuale Vestuti, inaugurato nel gennaio del 1931), in terra sarda i biancoazzurri capitolarono con una sconfitta di misura per 2 a 1.

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