Furore, trovata capretta morta sugli scogli. L’Enpa a marzo aveva segnalato la situazione verso la Praia

Dopo oltre due mesi, l'appello dell'associazione sembra essere rimasto inascoltato

Nella giornata di ieri, a Furore, una capretta è stata trovata morta sugli scogli tra il Fiordo e le grotte della Praia. A notare la carcassa dell’animale è stato un diportista che era di passaggio, che ha segnalato la situazione: sul posto è giunta la Capitaneria di Porto di Amalfi, visto che la zona è irraggiungibile pedonalmente, con personale dell’ASL Salerno e del Comune di Furore sopraggiunti sul luogo del fatto per gli accertamenti del caso. Quella dei 17 capi di bestiame senza registrazione è una situazione già nota: a marzo, in piena emergenza coronavirus, i volontari dell’Enpa Costa d’Amalfi (abilitati agli spostamenti per le loro attività), in seguito a segnalazioni della presenza delle capre sulla Statale Amalfitana, provvedettero a riportare gli animali nel posto, segnalando la situazione al sindaco di competenza (Furore, ndr).

L’appello della sezione dell’Ente Nazionale Protezione Animale della Costiera, che si era reso disponibile a individuare una destinazione consona per la vita e la salute degli ovini, dopo circa 80 giorni sembra essere rimasto inascoltato: come ci ha spiegato il presidente dell’Enpa Benedetto Amato, al comune era stato anche segnalato la pericolosità dell’area in cui si trovavano gli animali “una zona scoscesa, rocciosa, che affaccia sugli scogli”. Gli animali hanno vissuto finora pascolando quel lembo di terra in cui si trovavano, con le persone del luogo e qualche fruttivendolo che gli fornivano del cibo. L’Enpa ha riferito che continuerà a sollecitare gli enti preposti, per tutelare gli animali, affinché avvenga quanto prima il trasferimento degli animali, che sono senza padrone e privi di registrazione.

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