Erchie. Storie di ordinaria follia.

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Sullo storico ponticello di Erchie hanno sostato per giocare, chiacchierare e flirtare generazioni di adolescenti. Storie d’amore che sono durate per la vita hanno avuto inizio sullo stretto ponticello che scavalcava il greto del torrente S.Nicola all’altezza della spiaggia. In un paesello che offriva pochissime occasioni di socialità, il ponticello è stato punto di incontro di centinaia di ragazzi del posto e giovani villeggianti.

Poi, un bel giorno, a seguito di un acquazzone particolarmente violento, il torrente S.Nicola, sfondando una barriera di ramaglie formatasi a monte, ha riversato nello stretto greto del fiume sulla spiaggia tonnellate di detriti, terra e rocce. Ci sono responsabilità per il micro alluvione? Forse sì, perché una pubblica amministrazione che si rispetti dovrebbe monitorare il greto di un torrente definito in “zona rossa” per evitare il formarsi di invasi anomali e pericolosi.

L’amministrazione maiorese comunque si affretta ad inviare a Erchie una ruspa per ripulire il greto del torrente sulla spiaggia. Bene! Ma c’è un problema: la ruspa non passa sotto lo storico ponticello. Cosa fare? Semplice, si abbatte il ponticello, tanto per ricostruirlo basteranno poche migliaia di euro.

Peccato che sono passati quasi due decenni e, nonostante le reiterate richieste degli erchietani, l’amministrazione pubblica maiorese non ha ritenuto necessario ristabilire lo “status quo”.

Nelle ultime settimane, animati dal nuovo sentimento di comunione frutto del periodo di quarantena, i cittadini di Erchie si sono riuniti e hanno deciso far rivivere la memoria storica e di finanziare in proprio la ricostruzione del ponticello. Detto fatto: raccolti i soldi necessari, in qualche giorno, il ponticello è stato ripristinato esattamente come era in origine, stessa forma, stesse dimensioni.

Non sono stati fatti i conti però con l’amministrazione maiorese che intervenuta con polizia urbana e carabinieri ha provveduto a chiudere il ponticello in attesa dell’ordinanza di demolizione.

Così vanno le cose folli da queste parti … ma da che parte è la follia?

 

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