Don Adolfo L’Arco, amato a Positano il salesiano dal sorriso

Don Adolfo L’Arco era molto amato a Positano in Costiera amalfitana da don Raffaele Talamo che lo faceva sempre intervenire in bellissime messe a ferragosto per la Madonna Assunta.

94 anni di età, 64 anni di vita salesiana, 55 di sacerdozio.

Don Adolfo L’Arco nasce il 24 maggio 1916 a Fontanelle di Teano (Ce) e muore il 25 luglio 2010 nella casa salesiana di Pacognano (Vico Equense, Na).
Don L’Arco è stato per tutti il “salesiano del sorriso”! Una descrizione dell’uomo e del sacerdote che potrebbe sembrare riduttiva e incompleta perché di lui “si potrebbero scrivere tre bibliografie: una biografia intellettuale per la sua vivacità, una biografia spirituale per il suo cuore amabile e sensibile e una biografia educativa per la sua volontà docile allo Spirito Santo” (Arcivescovo Mons. Felice Cece).

Le radici della sua capacità di sorridere e di aiutare le troviamo nelle sue caratteristiche umane e spirituali: un uomo bonario, studioso, spirituale, salesiano doc, perennemente innamorato di Cristo e di Maria, maestro di vita. Una personalità coinvolgente: “Una vita lunga la sua. Un incendio divampato in terra. Al solo suo apparire, il calore di un ambiente cambiava. Era ricco di empatia, di amorevolezza di don Bosco intesa come amare l’altro, a partire dall’altro, facendogli percepire amore” (don Sabatino Palumbieri).

Le colonne portanti della sua esperienza le ritroviamo negli oltre 60 libri che scrisse. Ne ricordiamo alcuni che per molti salesiani, giovani e adulti, sono stati un vero e proprio “itinerario della gioia”, come dal titolo del suo primo testo pubblicato nel 1954: Le mani che sollevano il mondo. A esso seguirono Il Cristo in cui spero, La leva del mondo, La preghiera, Sorgenti di vita, ecc.

È vissuto molti anni a Pacognano di Vico Equense, dove le sue doti di predicatore e di scrittore hanno creato un vasto movimento intorno all’opera salesiana.

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