Costiera amalfitana. Con la scusa del Covid vogliono far tornare i mega bus turistici. 9.700 cittadini dicono no, riprende raccolta firme

Costiera amalfitana. Con la scusa del Covid vogliono far tornare i mega bus turistici. 9.700 cittadini dicono no, riprende raccolta firme. Capiamo il momento post coronavirus Covid-19 per alcune attività della Costa d’ Amalfi, ma quando parlano di divisioni fra sindaci come se Positano, Amalfi e Ravello fossero da una parte e Minori e Maiori dall’altra e fosse cosa lora il problema del traffico è falso e fuorviante. La battaglia contro i mega bus turistici, contro il traffico che ha ucciso non solo persone, fisicamente, ma la vivibilità e la mobilità, parte dai cittadini di tutta la Costiera amalfitana. Cinque ore da Positano a Ravello , e viceversa, smog, malati di tumore che aumentano, sulle quali cause ovviamente non abbiamo prove , ma sospetti, problemi quotidiani di tutti i tipi, non sono frutto di uno scontro last minute fra i sindaci. Operatori parlano addirittura di uscire dalla conferenza dei sindaci, che sarebbe come dire di uscire dal gruppo whatsapp, perchè non esiste nessuna istituzione legalmente riconosciuta che abbia tal nome, ma solo una informale organizzazione che noi media locali chiamiamo conferenza dei sindaci, quindi non capiamo da cosa escano e cosa c’entrano i sindaci, se non indirettamente, visto che devono rispondere al popolo. E il popolo i bus non li ha voluti.  Sul tavolo la proposta di togliere i grandi bus dalla S.S. 163 c’è da almeno venti anni ( 20 ) e le associazioni ambientaliste ( da Macchia Mediterranea a Posidonia ad Acarbio, ma anche Italia Nostra) hanno promosso la petizione .   Una petizione che parla della limitazione dei bus ( non di fasce orarie, ne di targhe alterne , ma la riduzione drastica dei bus in grandezza, lunghezza, larghezza e nummero) e della ZTL.  E , coerentemente, non cambiamo idea, perchè la nostra posizione nasce dal terribile vissuto quotidiano che ritornerà appena finita l’emergenza Covid più di prima. Dunque se da una parte ci sono i cittadini dall’altra i grandi interesse economici, valutate voi chi vuole difendere il proprio interesse. Ovviamente i toni di Positanonews possono essere anche duri, e ce ne scusiamo, ma come cronisti abbiamo visto il sangue davanti agli occhi, abbiamo una posizione siamo di “parte” in questo caso. Siamo dalla parte della vivibilità e viabilità . Dall’altro versante, se proprio vogliono i bus, possono trovare altre soluzioni, passare per Vietri, per Tramonti e il Valico di Chiunzi, ma non nella strettoia dalla morte da Castiglione di Ravello e Atrani e per Praiano e Positano. Della morte, fisica e morale, ma anche turistica, se vogliamo la ripresa partiamo da un ambiente sano e pulito, pulito anche dal traffico, prendiamo esempio da Firenze che post covid ha addirittura deciso di interdire ancora di più i bus. Si troveranno soluzioni per tutti, non vogliamo danneggiare nessuno, ma gli interessi di pochi non possono soffocare la Costiera.  Oggi il Tar Campania a Salerno si è riunito, invece di lavorare alla ripresa c’è chi si è voluto mettere contro a tutti costi contro un’ordinanza nata dopo centinaia di incontri e anni di discussioni. Un primo passo, perfettibile, ma non bisogna tornare indietro. Positanonews riprende la raccolta di firme come hanno chiesto vari cittadini visti che siamo rismasti l’unico e solo baluardo fra i media, in nessuna parte del mondo, in un luogo patrimonio UNESCO, che ambisce a diventare riserva della Biosfera, che ha addirittura un Parco dei Monti Lattari che lo protegge, si consentirebbe tanto traffico come lo si consente qui.

ECCO LA PETIZIONE

Commenti

Translate »