Costa d’ Amalfi, a proposito di spiagge sottratte ai cittadini la riflessione di Christian de Iuliis “L’assistente Cinico..”

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Costa d’ Amalfi, a proposito di spiagge sottratte ai cittadini la riflessione di Christian de Iuliis “L’assistente Cinico..”

In questi giorni seguo con passione l’impegno dei sindaci della costa d’Amalfi per risolvere il problema della gestione delle spiagge libere per l’imminente estate.

Dopo aver scientificamente affidato ai privati ogni lembo di ex-spiaggia libera, occupando le restanti parti con singolari attività: noleggio di lettini, piscine riscaldate, ristoranti etnici ecc., tentano di risolvere un problema che loro stessi hanno creato.

Deve dunque trattarsi di un tentativo di cura omeopatica.

Certo l’enigma sarebbe stato meno complesso se fosse stato lasciato il 50% dell’arenile libero, come doveroso. Ma oramai…

E sarebbe stato già risolto se il virus avesse atteso qualche anno, lasciando ai sindaci il tempo di completare l’opera, eliminando del tutto le spiagge libere.

Chiaramente in nome del “decoro”, dell’’”ordine” e della “sicurezza”.

E’ curioso: quando bisogna sottrarre un diritto ai cittadini lo si fa sempre in nome di un principio che si ritiene più alto. Lo hanno fatto a fin di bene. Forse bisognerebbe persino ringraziarli.

Così per regolare il traffico sui brandelli di spiaggia libera (“libera” per modo di dire) ecco che i comuni stanno compiendo un ulteriore sforzo creativo e gestionale per partorire un’idea risolutrice.

Tra le altre, salutiamo con entusiasmo la pubblicazione di un bando per reclutare una truppa di “Addetti alla spiaggia” per andare oltre i sanpietrini del lungomare e riuscire a mettere addirittura i piedi sulla sabbia.

Una variante balneare, in infradito e bermuda, del già noto “Assistente civico” in sandali e saio.

Non relegato alla conduzione di meri esercizi spirituali, bensì esecutore di mansioni concrete.

Come, ad esempio, assicurare la sicurezza e limitare l’affluenza, operando eventualmente il respingimento risoluto dei bagnanti sopraeccedenti, dei quali immaginiamo lo sconforto. Quindi non un “Assistente civico” bensì “cinico”.

O “clinico” se si considerano le operazioni preliminari per la misurazione della temperatura a lui delegate.

Ma pure “igienico” per la sanificazione delle postazioni e sufficientemente “Atletico” per resistere all’arsura.

Tra i criteri per essere selezionati non compaiono la destrezza nella pratica del nuoto o l’abilità nelle lingue estere, neppure saper praticare le prime misure di pronto soccorso conferisce punteggio.

No. Occorre essere poveri. L’”Assistente mendico”.

Gli “Assistenti cinici-clinici-igienici-atletici e mendici”, saranno selezionati tra i residenti (quindi l’Assistente non potrà essere “esotico”, casomai “acritico”) e riceveranno una retribuzione mensile. Da qui si può intuire quanto si tratti di una maniera assolutamente discreta (praticamente invisibile) e pressoché disinteressata di dare una mano agli indigenti.

Il tutto sotto la supervisione di un controllore esterno (non meglio identificato, ma probabilmente non povero) e senza essere dipendenti dell’ente, perché va bene il sostegno ma non esageriamo.

Una impeccabile miscela tra assistenzialismo clientelare e autoritarismo all’«acqua di rose».

E comunque non mi sorprenderebbe che, in futuro, i cittadini debbano anche pagare per fare il loro ingresso nelle spiagge “libere”.

Ma solo pochi euro, sempre in nome della “sicurezza” e della “tutela” non si sa bene di chi.

Il lupo, immune dal virus, non perde né il pelo né il vizio.

Christian De Iuliis dal suo blog dove sta affrontando il problema delle spiagge libere. Ricordiamo che in Costiera amalfitana solo Positano ha lasciato la libera fruibilità delle spiagge libere, e, con Amalfi, non le ha chiuse, in Penisola Sorrentina hanno chiuso tutti le spiagge da Vico Equense, Meta e Sant’Agnello, salvo Piano di Sorrento e Sorrento

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