C’era una volta Minori

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Minori Su tutti i siti locali, anche sui giornali cartacei, si legge di VIP che frequentano, fanno tappa, soggiornano a Positano, Amalfi, Ravello, Conca dei marini, ecc. Non si legge quasi mai di una persona nota in campo mondiale che si fermi a Minori, tranne che per una toccata e fuga al Giardiniello o da Sal. De Riso.
Qualcuno si chiederà pure , si dovaà chiedere il perchè.
Noi vecchi utopistici sognatori tentiamo di spiegare il perchè
Minori, attualmente , dispone di strutture ricettive di soddisfacente livello ; ha una tradizione gastronomica che molti ci hanno sempre invidiato ed ha a vuto sempre un profilo sociale di rispetto. Eppure, eppure! Si era un tempo, nonostante alcune pecche in attesa di riparazion e, in prima linea in organizzazione ed accoglienza.
Un tempo Praiano (non si offendano gli amici di Praiano, alcuni dei quali miei compagni di studi), Conca dei marini (chiedo scusa al buon Gaetano) Furore (altrettanto per Raffaele) e cosi via, tenevano il passo nei confronti di Minori. Si diceva (credi che io venga da Tramonti: ora è l’inverso (con le scuse per l’amico Domenico)
Non dimentichiamo l’amore di Carotenuto e Signorino per il borgo, certamente corrisposto; IL TRASPORTO DEI BERLINGUER, DI TOGLIATTI E JOTTI, DI SAPORITO PER LA DOLCE ED ACCOGLIENTE MINORI. Grande organizazione, grande pace, serenate al suono di mandolino e chitarra ogni sera, la voce suadente di Tonino ed il flauto ubriaco d Fraulillo che accompagnava il mandolino di Tatonno ‘o barbiere: se ora non avvicini il microfonno ad alto volume allo strumento non riesci a sentire una nota: moto, motorin, gran vociare, un o sparo di mortaretti ogni sera.
Grande organizzazione paesana, grande pace, grande rispetto per tutto e per tutti,finita.
Grazie a Carmine Ruocco arrivavano, oltre i citati, Eduardo de Filippo che si sedeva nella bottega di antiquario di Carmin uccio estasiato nell’ascoltarne i racconti; Luchino Visconti; il produttore Dichman, Aldo Falivena che scendeva al Caporal, il grande Alfonso Gatto che con la sua profondità di discussione incantava tutti, Lelio Schiavone E tutti ( ho avuto la fortuna immensa di conoscerli e parlare con loro perchè frequentavano l’osteria d’o Capurale mio padre) erano entusiasti di Minori.
Perchè non vengono pià a Minori?, se non qualcuno per una fugace apparizione. ?
Perchè Minori è diventata una fucina di disorganizzazione; dalle 21 di sera è terra di nessuno e i pomeriggi di estate sono infernali sia per il caldo che per la pace Patria del rumore non si riece a stare tranquilli più di mezz’ora. E allora siamo costretti ad ospitare il turismo di prossimità o quello straniero di mezza tacca. Ormai sono oltre venti anni che si naviga così, a vista, seza bussola e meta.

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