Centro Antiviolenza,” Noi Voci di Donne ” al tempo del coronavirus

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Lo scorso inverno gli attenti lettori di Positanonews ricorderanno abbiamo presentato le attività del centro “Noi voci di donne” che offre un valido contributo alla lotta contro la violenza e fornisce assistenza e consulenza psicologica, terapia di coppia, assistenza legale  in ambito amministrativo , del lavoro e familiare, consulenza tecnica di parte , assistenza legale civile e penale. Inoltre non meno importante è il percorso di formazione offerto agli operatori e professionisti : psicologici, avvocati, assistenti sociali desiderosi di collaborare nel lavoro di accoglienza di vittime di violenza accompagnandole all’uscita non facile da una spirale diversa ma non meno insidiosa di dipendenze da droga , alcool. La pandemia da Corona ha purtroppo bloccato ma solo in parte il centro attivo sempre  per le emergenze.  Finalmente sono in questi giorni riprese a pieno regime le attività  di ” Noi Voci di Donne” nel rispetto delle norme di sicurezza dettate dal governo. Grazie all’impegno anche della responsabile Pina Farina  oltre alle attività di ascolto e accoglienza del Centro Antiviolenza,” Noi Voce di Donne ” si è dedicato anche ai lavori di pubblica utilità svolti dai detenuti in esecuzione penale esterna, nonchè  l’attività di formazione presso la Casa Circondariale di Carinola.
Un progetto fortemente voluto dal direttore della Casa Circondariale di Carinola, Dott. Carlo Brunetti e della Dott.ssa Anna Garda,  che ha avuto inizio lo scorso anno ma che si è interrotto a causa del lockdown. Un’attività di formazione, incontro/confronto con un gruppo di detenuti, spazio di confronto a distanza utile per comprendere e gestire attraverso   l’autoefficacia il proprio quotidiano in spazi ristretti e condivisi. La Presidente di Noi Voci di Donne dott.ssa Pina Farina afferma: Un approccio di lavoro nuovo e sperimentale per il tipo di contesto, dettato dalle misure restrittive emesse dal Governo a causa del Covid -1. Le attività partono dal presupposto che i detenuti vivono una situazione di difficoltà: non tutti riescono a trovare la forza necessaria per convivere, perché privati di ogni forma di libertà. L’obiettivo è quello di fornire delle conoscenze sui valori, i sentimenti individuali e collettivi, attraverso incontri ed attività di gruppo in modalità e-learning, che vertono sulla stabilità dei rapporti familiari e interpersonali, e sulla salvaguardia del rapporto di genitorialità. I laboratori virtuali, hanno l’obiettivo di potenziare l’autoconoscenza per arricchire l’immagine che la persona ha di sé, aiutandolo a scoprire e ad utilizzare con consapevolezza e responsabilità le proprie risorse personali. Il lavoro svolto in questo ambito non facile costituisce un modello da seguire . Questo percorso dedicato ai carcerati è nell’ottica di rieducare il condannato che quindi non è abbandonato nell’esecuzione della pena.

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