Cava de’ Tirreni, controlli ai cantieri: operai in nero e zero norme di sicurezza

Quattro operai in nero e violazioni delle norme di sicurezza in materia di lavoro. Sono questi i risultati del blitz dei carabinieri della Tenenza di Cava de’ Tirreni, diretti dal tenente Vincenzo Pessolano, allo stadio Simonetta Lamberti, lo scrive Simona Chiariello per Il Mattino in edicola oggi.

I militari sono stati impegnati in una serie di accertamenti sulle ditte che stanno eseguendo i lavori di ristrutturazione nell’impianto sportivo per l’adeguamento del Simonetta Lamberti alle prescrizioni della Figc. La lente di ingrandimento dei carabinieri, diretti dal tenente Pessolano, si è concentrata sul rispetto delle norme per la sicurezza dei lavoratori. A quanto si apprende i lavori hanno reso necessaria l’apertura di due cantieri: uno per la realizzazione delle torri faro e l’altro per l’adeguamento dei settori distinti e curva sud. Quattro le imprese coinvolte nei lavori, di cui due in subappalto. Al termine delle ispezioni, i carabinieri hanno denunciato all’autorità giudiziaria le quattro imprese per non aver assicurato uno spogliatoio riposo/ristoro per gli operai. E non basta. Gli accertamenti sulla ditta cavese che sta eseguendo i lavori per la realizzazione/installazione delle torri fari ha avuto una sanzione di ventimila euro perchè quattro operai sono risultati a nero. La documentazione è stata trasmessa all’ispettorato del lavoro per decidere l’eventuale (e a questo punto possibile) sospensione dell’attività.

Nonostante le infrazioni rilevate, i lavori proseguiranno come da calendario. Una notizia che farà tirare un sospiro di sollievo ai tifosi e agli ultras della Cavese, che per ben dieci mesi sono stati costretti ad assistere alle partite della squadra biancoblu fuori casa, a Castellammare di Stabia, essendo lo stadio non regolamentare secondo le nuove normative. Ora i controlli dei militari continueranno e si concentreranno sulle quattro ditte, titolari dei lavori. La questione lavori alla stadio ha calamitato l’attenzione di amministratori e di tifosi. Dopo dieci mesi di stop forzato, con squadra ed ultrà dirottati al Menti di Castellammare di Stabia per le gare interne, è arrivata la chiusura per l’emergenza Coronavirus. Un mese fa sono finalmente iniziati i lavori. Lo stesso sindaco di Cava Vincenzo Servalli e l’assessore Nunzio Senatore hanno espresso grande soddisfazione per la ripresa dell’opera di ristrutturazione. Ora i controlli dei carabinieri in materia di sicurezza sul lavoro che non comportano alcuna conseguenza sul prosieguo dei lavori.

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