Amalfi, tornano le polemiche sul depuratore. Antonio De Luca: “problemi olfattivi e di inquinamento marino”

A distanza di un anno, ad Amalfi tornano le polemiche sull’impianto di depurazione. A parlarne è il consigliere di minoranza Antonio De Luca, che ieri ha commentato l’ordinanza emessa dal sindaco Daniele Milano, di divieto di balneazione della “Spiaggia delle Sirene”, provvedimento che è sopraggiunto alle segnalazioni dell’Arpac, dopo le analisi “pre-stagionali” eseguite nelle acque marine.

Amalfi, controlli Arpac: scatta il divieto di balneazione alla “Spiaggia delle Sirene”

“Certo è che il nuovo depuratore inaugurato circa due anni fa oltre a provocare problemi olfattivi crea problemi di inquinamento Marino – scrive su Facebook De Luca – Il sindaco emette ordinanza di divieto di balneazione al “lido delle sirene“”. Da Maiori, anche l’ex coordinatore della Lega Salvatore Proto commenta: “Sono stati spesi 6,5 milioni di euro e il risultato è disastroso. Bisogna scongiurare la costruzione del depuratore a Maiori”.

Il depuratore, inaugurato nell’estate del 2018 ed è stato messo in funzione nell’aprile dello scorso. Quest’opera si inserisce negli interventi finanziati dalla Regione Campania, per ripulire le acque dei comuni di Minori, Amalfi, Atrani, Ravello e Maiori, in seguito ad una serie di sequestri giudiziari ai vecchi impianti. L’anno scorso si lamentavano odori nauseanti con lamentele da parte della popolazione e dagli albergatori, che hanno le loro strutture nelle immediate vicinanze dell’impianto in località Cieco.

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