Vico Equense, Giuseppe Maffucci sulla Bandiera Blu: “Non si pensi di utilizzare la paura del contagio per appropriarsi di beni pubblici e naturali”

Torna a parlare del mare Giuseppe Maffucci, quello che bagna la spiaggia della sua Vico Equense. Giuseppe è un nonno vicano e un pescatore che conosce molto bene le acque della Penisola Sorrentina, lui che era dedito a pescare intorno a Punta Scutolo, avendo avuto la fortuna di navigare nel mare cristallino ha molto a cuore l’ambiente, ed ha voluto affidare alla propria bacheca Facebook una riflessione sulla Bandiera Blu ottenuta da Vico Equense.

“Il libero accesso al mare è un diritto di tutti. Mentre siamo ancora in casa con il tricolore sul balcone, altri sono in attività per trarre il massimo profitto dalle conseguenze del Coronavirus.
A Vico Equense è tantissima la preoccupazione per il settore balneare.
Non mi meraviglierebbe che, per consentire il rispetto delle distanze di sicurezza, venga consentito un ulteriore allargamento delle concessioni demaniali a scapito delle poche minuscole e già infrequentabili spiagge libere.
Non provateci.

Non si pensi di utilizzare la paura del contagio per appropriarsi dei beni pubblici e naturali.
Si provveda piuttosto, ad un ripensamento delle strutture balneari che a fronte di canoni d’affitto esegui, ammassano sulle spiagge più persone del consentito.
Dopo l’amara esperienza vissuta con il flagello della pandemia è il momento di riscoprire un modello umano di vita sociale in accordo con la natura.
Se l’accesso al mare sarà consentito solo tramite il filtro dei privati, un atto collettivo di disobbedienza civile sarà inevitabile.”

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