Sorrento, presidente Cappiello: “È stato un capolavoro compiuto a metà”

Dopo una stagione positiva resta l’amaro in bocca per lo stop il campionato di serie D ma la salute viene prima di ogni cosa

  

Sorrento – Il presidente Giuseppe Cappiello è un po’ amareggiato per come si è conclusa la stagione che reputa un “capolavoro compiuto a metà”.

“Secondo me – afferma – è come fosse un’opera incompiuta, la stagione è stata un capolavoro perché si era partiti con l’obiettivo di raggiungere la salvezza il prima possibile”.

Quella salvezza raggiunta nel primo campionato di serie D (2018/19) di un nuovo e rinato Sorrento, dopo una partenza non esaltante come il girone di andata, la panchina da mister Guarracino viene affidata a mister Maiuri ed il girone di ritorno vede i rossoneri scalare la classifica dal basso verso l’alto.

Si riparte a luglio 2019 con alla giuda mister Maiuri, con qualche cambio di calciatore e si inizia la nuova stagione 2019/20 con l’obiettivo programmato di arrivare ad una salvezza tranquilla, obiettivo che resta tale perché gara dopo gara ecco che “l’appetito vien mangiando”, i risultati sul rettangolo verde sono ottimi e si pensa di poter puntare a dire la sua nel finale di stagione.

Ma il Covid-19 ferma tutto e tutti, perché mancando otto gare al termine e con tre scontri diretti: Sorrento-Foggia, Bitonto-Sorrento e Foggia-Bitonto, per il presidente Cappiello “si era anche arrivati a vincere il campionato”. Tutto è rimasto in bilico fino a quando non sono scamati il contagio e le morti, per poter rimettere in moto una Nazione ferma dopo il lockdown, così dopo tante parole dette ecco che nei giorni scorsi, dopo che è stato accettato il protocollo con le sue varianti, sia dalla Figc che dal ministero dello Sport che dal Cts, il 19 maggio c’è sta la fumata bianca. Poi nei giorni scorsi si è arrivati alle decisioni definitive: il ritorno in campo, sempre tenendo conto della sicurezza e del contagio, delle serie maggiori: A, B e Lega Pro, non per l’attività dilettantistica, ossia dalla serie D in giù.

Certo: “C’è amarezza nell’accogliere la notizia del fermo definitivo del campionato” ma sul protocollo che è difficile da adottare nei campionati dilettantistici “vista la serie A, la serie D non poteva offrire le garanzie per la salute e la sicurezza”.

Da oggi in poi si pensa al futuro anche in vista delle conseguenze economiche che si andranno ad affrontare: “Si cercherà di rifare tutto quello che si è fatto nello scorso campionato. Si ripartirà puntando sui giovani e l’obiettivo è quello di confermare tutti in primis mister Maiuri”.

La pandemia sta avendo specialmente i suoi effetti economici che si stanno riproponendo anche nel calcio, perciò: “Si sconteranno gli effetti negativi della pandemia. Anche il Sorrento avrà qualche problema economico anche perché non ci sarà la presenza del pubblico”.

Ma ritornando sempre al futuro, tutto è prematuro, specialmente quello della ripartenza, tutto è nel limbo, tutto viene deciso in base alla curva dei contagi, tutto viene deciso da parte del coronavirus ma soprattutto dalle persone.

GiSpa

 

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