Sant’Agnello, sale la tensione sull’housing sociale: si attende la decisione in Riesame

Negli ultimi giorni è salita la tensione a Sant’Agnello per la questione housing sociale. Hanno protestato le 53 famiglie sono impazienti di conoscere il loro futuro, e si attende la decisione sul ricorso presentato al Tribunale del Riesame di Napoli, per la vicenda degli appartamenti acquistati in via monsignor Bonaventura Gargiulo. Come scrive Salvatore Dare su Metropolis, sono trascorsi tre mesi dal sequestro, e si attende la data dell’udienza dinanzi ai giudici della libertà.

Sotto esame e l’istanza di Antonio Elefante, l’ingegnere tratto in arresto con l’accusa di corruzione per l’area ex Cirio di Castellammare di Stabia, che era già indagato per il progetto dell’housing sociale, come referente di Shs, società che ha beneficiato dei permessi del complesso residenziale. E’ stato proprio l’evento dell’arresto, a preoccupare i cittadini santanellesi, che avevano investito nell’acquisto di un appartamento. Dopo il sequestro avvenuto a febbraio, convalidato dal Gip Antonio Fiorentino del Tribunale di Torre Annunziata, c’è attesa di conoscere quando ci sarà l’udienza.

Insieme ad Elefante, ricordiamo che sono indagati Massimiliano Zurlo, esponente Shs, e gli amministratori dell’impresa edile New Electra, Danilo Esposito e Francesco Gargiulo. Il Riesame dovrà esaminare le ragioni addotte da Shs e dare conferma del sequestro. Mentre a Sant’Agnello c’è stato un sit-in con striscioni di protesta, con le famiglie che hanno ricevuto messaggi di solidarietà del sindaco Piergiorgio Sagristani, si profilano piste investigative che potrebbero intrecciarsi con i fatti di Castellammare, visto che ad indagare ci sono le stesse persone.

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