Riapertura strutture ricettive, Luigi Schiavo: “Destagionalizzazione, in Costiera amalfitana più semplice”

Le strutture ricettive del Salernitano sono pronte a riaprire il 3 giugno. Molte situazioni, tuttavia, restano ancora insolute e si è in attesa che venga dipanata la matassa di decreti e ordinanze. E che venga, soprattutto, fatta chiarezza. La fase 2 per gli hotel, quindi, non è ancora partita. Cominciano, però, ad arrivare le prime prenotazioni e questo fa ben sperare per il futuro, soprattutto se si riuscirà nel progetto della destagionalizzazione.

Per recuperare il terreno perduto si può anche ipotizzare di prolungare la stagione turistica. «Abbiamo già dato la nostra disponibilità – rivela il presidente del gruppo alberghi, turismo e tempo libero di Confindustria Salerno, Luigi Schiavo. Per realizzare un piano efficace ed efficiente di destagionalizzazione. Siamo disponibili a seguire un programma serio, che coinvolga tutti i settori economici. È importante, però, che ci sia un input forte da parte dei Comuni e che alle parole seguano i fatti e non solo gli slogan. La destagionalizzazione potrebbe essere una soluzione per tutta la provincia di Salerno, anche se in Costiera amalfitana, avendo un prodotto turismo più definito, potrebbe essere più semplice».

Gli albergatori, comunque, sono pronti a tornare in campo. A testimoniarlo è Giuseppe Gagliano, presidente provinciale di Federalberghi. «La totalità dei colleghi – rimarca l’imprenditore – non vede l’ora d’impegnarsi in quella che è la missione della loro vita: accogliere i turisti. Ricordo che nello stesso periodo, lo scorso anno, molti alberghi della provincia avevano già raggiunto il tutto esaurito. E che anche quest’anno i numeri di febbraio facevano prevedere una stagione turistica addirittura migliore ». Anche Gagliano mette in risalto come ci sia la necessità di regole chiare, da parte della Regione. «Da presidente di Federalberghi – puntualizza – vivo lo sconforto della categoria che rappresento e non solo per tutto quanto successo, ma anche per la mancanza di chiarezza. Il 3 giugno, che rappresenta una specie di traguardo, si avvicina ma non abbiamo certezza sulle possibilità di circolazione delle persone ». Impossibile programmare, anche perché «gli alberghi delle nostre costiere – precisa il presidente provinciale di Federalberghi – non sono strutture semplici, hanno bisogno di programmazione e tempi tecnici per nulla banali per accogliere al meglio gli ospiti». Gagliano fa presente come, in media, ci vogliano «almeno un paio di settimane per avere strutture alberghiere operative ed efficienti». «Non avanziamo pretese strambe e non ci sottraiamo alla nostra missione – aggiunge – accettando il rischio insito nel mestiere dell’imprenditore, ma a chi vuole prenotare una vacanza e confermo che i primi contatti, anche per le prime settimane di giugno, stanno arrivando – dobbiamo dare risposte certe». Gagliano mette pure in risalto come ogni singolo albergatore stia «riorganizzando la propria struttura per riaprire, magari in formula ridotta, salvaguardando almeno una parte dei posti di lavoro, o confidando in un prolungamento della stagione, questione che deve essere necessariamente programmata di concerto con le Amministrazioni e con gli altri attori della destinazione ». «Ma le riaperture – conclude – devono essere sostenibili e non possono prescindere dalla possibilità delle persone di circolare perché, voglio ricordarlo, il turismo è spostamento».

La Città di Salerno

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