Ravello, oltre dieci ore di attesa al Costa d’Amalfi per l’esito del tampone: odissea per un malato di Parkinson

Una vera e propria odissea quella che avrebbe sostenuto un uomo di oltre ottant’anni al Costa d’Amalfi. Un paziente avrebbe atteso, stando a quanto appreso, oltre dieci ore al presidio Costa d’Amalfi per sapere l’esito di un tampone prima del ricovero. I fatti si sarebbero verificati di notte.

L’ospedale, come sappiamo, non ha una vera e propria degenza.

L’uomo pare soffrisse di problemi respiratori, oltre che di Parkinson. Ore e ore di attesa perché il laboratorio di Salerno a cui fa affidamento il presidio di Castiglione, non processa le pratiche dei tamponi di notte. Difatti, il paziente sarebbe stato al pronto soccorso, vigilato da un infermiere tutta la notte, mentre il medico di turno continuava a gestire gli altri pazienti.

La domanda sorge spontanea: se nella stanza il paziente disgraziatamente peggiora e l’internista è dovuto uscire per badare ad un altro paziente ricoverato, cosa succede? Probabilmente il personale è troppo esiguo?

L’uomo sarebbe stato infine ricoverato all’ospedale di Cava de’ Tirreni.

Purtroppo, non è la prima volta che un caso del genere si verifica. Diverse volte, infatti, prima dell’emergenza legata al Coronavirus, è capitato in passato di attese estenuanti al pronto soccorso in attesa dell’arrivo di un’ambulanza.

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