Positano. “La Taverna del Leone” scrive a De Luca: «Eliminate i divieti di delivery tra comuni». Da stasera torna la pizza nella perla della Cositera amalfitana

Positano ( Salerno ) . Da stasera torna la pizza nella perla della Costiera amalfitana non senza qualche difficoltà, grandi sacrifici per organizzarsi, e anche la doccia fredda del limite al Comune, per la Taverna, che sta al confine con Praiano, verso Amalfi, un vero e proprio peccato “Ma siamo pronti a consegnare le pizze in tutta Positano , il nostro è un segnale di fiducia e ottimismo. Dalla settimana prossima con l’asporto la cosa dovrebbe migliorare, intanto in questi giorni di solo delivery non metteremo nessun sovrapprezzo per la consegna” .
Con immensa gioia per noi hanno, infatti, annunciato l’apertura della Taverna del Leone, che ricomincia la sua attività con la pizza delivery. Peccato, però, che all’ultimo minuto ci sia stata un’ordinanza che ha vietato la consegna fra un comune ed un altro. A questo punto, la Taverna del Leone non potrebbe consegnare le pizze a Praiano, almeno fino a lunedì, vedendosi limitare di molto le possibilità di lavorare, che sono, comunque, ridotte al minimo.

C’è da fare, dunque, una riflessione: nel momento in cui la consegna non deve essere effettuata oltre un comune per Napoli città, la decisione ha il suo senso, ma non vediamo perché questo stesso limite debba essere posto per le pizzerie di piccoli comuni, dove i comuni limitrofi non dispongono dello stesso servizio. Speriamo che in questo intervenga il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e facciamo un grosso in bocca al lupo alla Taverna del Leone.

Intanto, proprio La Taverna del Leone a Positano, mentre a Praiano ha aperto “Che bontà” come ci hanno comunicato ( non ci risultano altri locali a Positano e Praiano , abbiamo invitato a comunicarcelo a direttore@positnonews.it, sarebbe bello che anche i Comuni divulgassero le proprie attività che hanno aperto con tanti sacrifici a tutte vanno i nostri auguri,  ndr )  che ha deciso di riaprire con grandi sforzi e risorse e l’investimento di tempo e spese, ha indirizzato la sua giusta, fondata e ragionevole richiesta allo stesso De Luca. Riportiamo di seguito proprio le loro parole:

“Vi scriviamo da uno storico ristorante della Costiera Amalfitana. Nel mese di Marzo fummo i primi a decidere di sospendere l’attività di ristorazione per l’emergenza Covid-19, ancor prima che venisse emanato il famoso DPCM del 10/03/20, questo al solo fine di rispondere ad un senso di responsabilità personale. Da allora abbiamo rispettato la stretta quarantena impostaci, come la maggior parte del popolo campano.

Questo mercoledì, con nostro sollievo, apprendiamo la notizia, contenuta nell’ordinanza n.37 del 22/04/20, che dal 27/04/20 sarebbero potute riprendere le attività di solo trasporto a domicilio per alcune attività ricettive, tra cui i ristoranti, questo in orari limitati e nel rispetto di direttive e condizioni ben precise. Appena appresa la notizia, come tanti nostri colleghi corregionali, ci siamo organizzati per la riapertura. A spingerci in tale iniziativa non sono le velleità di profitto, al momento non favorite dalle condizioni richieste per la riapertura, ma il puro spirito di riprendere l’attività commerciale con i nostri collaboratori al fianco.

A tale scopo, abbiamo già fissato appuntamento per la sanificazione obbligatoria, stabilito con i consulenti HACCP l’integrazione del materiale amministrativo e delle procedure interne richieste (questo anche per corsi di formazione), acquistato guanti, mascherine, camici e copriscarpe, adeguato il nostro sito internet con nuove sezioni e, infine, comunicato alla nostra clientela che dal 01/05 p.v., saremo attivi per le consegne a domicilio nei comuni di Positano e Praiano.

Dopo aver profuso questi sforzi profusi, è stato destabilizzante venire a conoscenza che in data 25/04/20 è stata emanata nuova ordinanza (n.39 del 25/04/20) che, oltre a modificare alcuni dettagli operativi, ha limitato di fatto la consegna a domicilio nel solo ambito territoriale del Comune di appartenenza (eliminando inoltre l’obbligo di camici e copriscarpe). Tale restrizione territoriale, a due giorni dall’entrata in vigore della prima ordinanza, e dopo aver comunicato le nostre modalità operative alla clientela, ci porta a riconsiderare l’opportunità di riaprire. Questo perché l’attività di domicilio non ci porterà alcun profitto tangibile, e questo nonostante i nostri collaboratori abbiano accettato un adeguamento di stipendio e di condizioni per poter ripartire.

Inoltre, si tenga in debita considerazione che abbiamo deciso di rinunciare a probabili misure di sostegno economiche che saranno oggetto dei prossimi interventi governativi, in quanto questi dovrebbero escludere le attività riaperte.

Egregio Presidente, tenga conto che fin dall’anno 1965, primo anno di apertura del nostro ristorante, la nostra famiglia ci ha sempre messo la faccia, si è prodigata al massimo nell’esercizio della propria attività commerciale, anteponendo il rispetto verso la clientela e la passione della buona cucina al puro profitto. Alla luce di ciò, un provvedimento, quale quello che tende a limitare l’attività commerciale in un momento così delicato, e nell’immediatezza di una riapertura già così gravata da adempimenti tecnici costosi ed importanti, mina in modo irrimediabile l’entusiasmo e la volontà di ripartire adeguatamente. Queste ultime considerazioni sono dettate dal fatto che un nuovo provvedimento, emesso a due giorni dalla ripartenza, non è tollerabile per l’esercizio dell’attività commerciale.

Per tali motivi, Le chiediamo ufficialmente di non imporre ulteriori restrizioni ad attività commerciali che, come le nostre, essendo situate in punto di confine e sostanzialmente isolate dal centro abitato, si vedrebbero costrette ad operare in un certo contesto territoriale senza poter soddisfare richieste provenienti da clientela domiciliata a poche centinaia di metri. Appare, alla luce di quanto considerato, paradossale non poter soddisfare queste richieste e, pertanto, voglia disporre la revoca di quest’ultima limitazione imposta dall’ordinanza n.39 del 25/04/20.

Confidando che possiate rivedere la vostra posizione, a conferma di quanto buona e ammirevole sia stata la gestione dell’emergenza Covid-19 da parte dell’Ente Regione Campania, vi porgiamo i più cordiali saluti.

Con la speranza di averla ospite al più presto,

Famiglia Guida
La Taverna del Leone”

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