Napoli riparte con gli stessi trasporti, che possono portare la metà delle persone… Come andrà a finire?

Napoli riparte con gli stessi trasporti, che possono portare la metà delle persone.. Come andrà a finire? Riapre la città ma i trasporti non cambiano, almeno per il momento. Il piano resta identico a quello in vigore dal 4 maggio scorso e dunque capacità ridotta sia sulla metro che sui bus. Orari identici. Nessuna linea notturna e chiusura della linea 1 alle 20.30. Torna in funzione l’ascensore Ventaglieri, ma per la funicolare di Mergellina bisognerà attendere fino al 21 quando riaprirà ma solo per mezza giornata ovvero dalle 7 alle 14.10. All’andata in funicolare al ritorno con la navetta 621 dove si creano code interminabili e ressa tra i passeggeri. Tanto che in diverse occasioni è stato necessario l’intervento degli agenti della polizia municipale scrive Elena Romanazzi, Il Mattino.
I DISAGI
Le distanze da rispettare sui mezzi pubblici al momento non sono cambiate. Le linee guida del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti approvate sabato non modificano le misure imposte. Distanza di un metro. Di fatto la capacità attuale se guardiamo alla metropolitana è di appena il 13%, pari a 120 passeggeri per treno, trenta per carrozza. Dal 4 maggio c’è stata una ripresa dei flussi. Il primo giorno hanno utilizzato il metrò 14mila persone e poi si è arrivati a 18mila passeggeri con una media di 720 utenti per direzione ogni ora. E oggi come si eviterà il caos? La situazione verrà attentamente monitorata. Un work in progress a seconda – soprattutto per la metro – dei flussi. Se in alcune stazioni di interscambio come Garibaldi, Museo, Piscinola si dovessero creare lunghe code ai tornelli con molta probabilità – ma è solo una ipotesi – verranno riaperti i tornelli chiusi (uno solo) per consentire il flusso di persone fermo restando che non possono entrare più di 120 passeggeri. La città riapre. Tutti i negozi, i parrucchieri, le estetiste, eppure un piano di potenziamento anche per le rigide misure imposte non è stato ancora approntato. La prova del fuoco è oggi e si spera che regga perché, malgrado l’Anm abbia firmato nuovamente un accordo con il Comune e la polizia municipale per «Linea sicura» (agenti a bordo), quando di mattina i bus non si fermano perché pieni (20 persone) si creano non pochi malumori.
LE LINEE
Restano 20 quelle potenziate che passano ogni dieci minuti al massimo, quando il traffico, però, era ridotto all’osso. E oggi resta tutta una incognita. I punti di forza per quanto riguarda la gomma sono questi:140, 165, 181, C12, C16, C33, R6, 168, 184, 254, 604, 116, 151, 158, 182, 191, 196, 669, R2 e R5. Dai dati in possesso di Anm, infatti, risulta che queste linee assorbono circa il 65% dei viaggiatori giornalieri e quindi avranno una frequenza potenziata per permettere ai passeggeri di aspettare il bus successivo in caso di eccessivo affollamento. Gli autisti potranno, come già da alcune settimane, non far salire altri passeggeri e saltare le fermate per evitare affollamento.
LE PULIZIE
Resta lo scontro tra azienda e sindacati sulle pulizie e le sanificazioni dei mezzi. Sono 46 i dipendenti che hanno avuto la lettera di richiamo disciplinare dall’azienda eppure – denunciano Usb, Faisa Confail e Orsa – nella giornata di oggi ci saranno meno mezzi perché dovrà essere effettuata la deblattizzazione. «Noi chiediamo sicurezza – spiegano – e il rispetto delle norme, solo questo». La nuova ditta appaltatrice, la Coopservice, ha annunciato nei giorni scorsi il ricorso alla cassa integrazione al 30% per gli oltre 300 dipendenti. Dunque se effettivamente dovesse essere ridotto l’orario di lavoro ci potrebbero essere difficoltà nella sanificazione dei treni.
LE FS
Aumentano i treni delle ferrovie. La linea due della metropolitana gestita da Fs incrementa le corse, anche per consentire ai pendolari di recarsi al lavoro. Maggiore frequenza tra un convoglio e l’altro soprattutto nelle ore di punta, ma anche in questo caso l’orario non viene modificato, resta lo stop entro le 9 di sera. Lo stesso incremento riguarda l’Alta velocità: le frecce passano dalle attuali 18 a 38, pari comunque al 12% dell’offerta abituale.

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