Napoli . Chiudere la Movida alle 23 è attaccare i lavoratori

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Napoli . «Chiudere la movida alle 23 è un attacco a imprese e lavoratori e non ha nulla a che fare con la difesa dei giovani dall’uso di alcol e droghe». Lo ha dichiarato il direttore generale di Confcommercio Campania, Pasquale Russo, in merito alle dichiarazioni del presidente della Regione Vincenzo De Luca che «oggi ha affrontato la piaga dell’abuso di alcol e droga da parte dei giovani mettendolo in relazione alle chiusure disposta per i bar alle ore 23».

«Dovrebbe domandare ai genitori che si trovano a vivere questo dramma se questa è la soluzione a una vicenda tanto complessa e dolorosa per molte persone – sottolinea – Ha ragione quando dice che ci sono persone senza scrupoli che per pochi euro vendono sostanze alcoliche, ma allora dovrebbe preoccuparsi di intensificare i controlli e far applicare le leggi dello Stato che consentirebbero di chiudere le attività di questi gestori scorretti e vale la pena ricordare che chi si comporta male può farlo ovviamente anche prima delle 23. Il provvedimento di chiusura è ancora una volta la scelta più facile che però viene presa sulla pelle di migliaia di imprenditori e lavoratori della Campania impegnato nelle attività oggetto della chiusura».

Confcommercio ritiene che «chiudendo le attività economiche sia urgente individuare adeguati indennizzi per gli imprenditori che subiscono questi provvedimenti di chiusura. I nostri amministratori dovranno dimostrare di avere la capacità, oltre che di chiudere le imprese, di attivare percorsi che ci facciamo uscire dal coma economico in cui siamo tutti piombati, e se la soluzione è quella dei duemila euro ad aziende, dobbiamo essere tutti molto molto preoccupati».

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