Minori, “Bilancio democratico in profondo rosso”: Minori per Tutti fa il punto sull’ultimo consiglio comunale

"Quelle mozioni anche se totalmente sbagliate o da respingere, dovevano andare in consiglio", rivelano nel comunicato i consiglieri Cioffi e Parascandolo

Riceviamo e pubblichiamo una nota del gruppo di minoranza “Minori per Tutti”, che presto sarà affissa anche in forma di manifesto per le strade del paese. I consiglieri Antonio Cioffi e Alberto Parascandolo fanno il punto sull’ultimo consiglio comunale, che si è svolto lunedì 4 maggio: per tale seduta i due consiglieri avevano protocollato quattro mozioni riguardo ad interventi di natura economica.

“Aprire una bagarre politica in questo periodo è azzardato ma tacere è ancor più pericoloso – rivela “Minori per Tutti” – Il nostro gruppo politico nato dopo la scissione interna di “Minori Unita”, ridotta ormai a “stampella” di quest’amministrazione in consiglio comunale si è prefissato pochi ma chiari obiettivi: informare la cittadinanza, riuscire a smuovere la coscienza dei cittadini e combattere per le proprie idee in consiglio comunale. L’ultimo intento è diventato impraticabile.

I consiglieri Cioffi e Parascandolo, ripercorrono i propri passi sull’attività consiliare svolta in questa emergenza sanitaria, giungendo poi alla discussione del consiglio in questione: “Non abbiamo nessuna intenzione di fare un sermone sulla democrazia e sulla partecipazione ma il comportamento del Sindaco rasenta la tirannia. Il 13 marzo abbiamo chiesto un consiglio straordinario (basta la firma di un quinto dei consiglieri e i sottoscriventi sono un quinto) da convocare entro 20 giorni e non è stato indetto. Abbiamo chiesto e ottenuto un incontro con il Sindaco, (dopo la scadenza dei 20 giorni) nel suo ufficio e abbiamo concordato di non riproporlo in pieno spirito di collaborazione.

Giovedì 30 aprile, abbiamo protocollato quattro mozioni (le mozioni non hanno bisogno di nessuna fase istruttoria ne tecnica e vengono portati al primo consiglio utile) e una interrogazione, in vista del consiglio comunale sul bilancio di previsione, e negli ordini del giorno non c’è benché minima traccia delle nostre richieste!!! In barba al Testo Unico degli Enti Locali e al Regolamento del Funzionamento del consiglio comunale il Sindaco sfregia ancora una volta il consiglio con la sua arroganza e demolisce qualsiasi ponte di confronto, non portando all’O.d.G. alcuna mozione! Probabilmente il sindaco temeva che alcuni consiglieri di maggioranza, dotati di onestà intellettuale avrebbero potuto esprimere un voto favorevole, ma con la sua smania di controllo assoluto, ha preferito mettere tutto a tacere.

In preda ad un mistico monologo (rimpiange Berlusconi e definisce questo governo una catastrofe), dove l’uomo e la maschera si confondono, il Sindaco e l’attore si mescolano, giustifica la sua presa di posizione, perché “attende un organizzazione di una politica comune della costiera dal punto di vista fiscale ed economico (??!)”. Una cosa che ha del pazzesco se pensiamo che Ravello, Cetara e Agerola si sono già mossi nel promuovere piccoli ma utili interventi. Ma cosa vuol dire questa politica comune? Aver firmato una lettera indirizzata al presidente del consiglio una settimana fa tutti i sindaci della costa? Siamo sicuri che questa lettera è servita solo a colmare un abissale ego di alcuni sindaci e soprattutto a mascherare un totale panico negli ambienti amministrativi dove si attendono aiuti economici dal governo Conte.”

“Aver calpestato i diritti fondamentali della democrazia, non le fa onore – conclude “Minori per Tutti” – quelle mozioni anche se totalmente sbagliate o da respingere, dovevano andare in consiglio e attraverso un diritto sacrosanto di tutte le assemblee, da quelle condominiali fino a quella dell’ONU, dovevano essere VOTATE!!!”

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