Maturità subito in alto mare, mancano presidenti e commissari

Maturità subito in alto mare, mancano presidenti e commissari. Interessante articolo su Il Mattino di Napoli, nelle pagine di Salerno del quotidiano della Campania, di Gianluca Sollazzo.
Maturità subito in alto mare. In piena fase due e a un mese dall’avvio dell’esame finale della scuola superiore, esplode l’emergenza della penuria di presidenti e commissari. E a fronte del numero esiguo di presidenti che hanno risposto alla finestra di inserimento di disponibilità, interviene Luisa Franzese, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale. «Faccio appello a tutti i potenziali presidenti di presentare la loro disponibilità dice la Franzese abbiamo un numero in aumento di commissioni sia a Napoli che a Salerno. Invitiamo anche i docenti a fare domanda». Intanto tra i presidi c’è preoccupazione sulle procedure dell’esame di maturità. L’organizzazione non sarà facile. Servono due metri di distanza tra la commissione e lo studente. Inoltre vige l’obbligo di indossare la mascherina. Gli orali si dovranno tenere in ambienti molto ampi.
LA CIRCOLARE
La Franzese ha inviato una circolare ai presidi della Campania per fare appello al loro spirito di responsabilità. «In relazione alla necessità di garantire l’ordinario svolgimento dell’Esame di Stato scrive il direttore generale – questo Ufficio ha preso atto della situazione di carenza di istanze acquisite per ricoprire la funzione di presidente nelle commissioni d’esame del secondo grado». Quest’anno nel Salernitano ci saranno oltre 540 commissioni che dovranno valutare 14.217 candidati tra scuola statale e scuola paritaria. Da qui l’appello della Franzese ai presidi di fornire la loro disponibilità «in considerazione della collaudata disponibilità sinora dimostrata e nell’assunzione responsabile del ruolo ricoperto, pur nella piena consapevolezza del difficile momento che la scuola sta vivendo in questo particolare periodo emergenziale. Fiduciosa che la collaborazione da parte vostra non mancherà scrive ai presidenti di commissione – colgo l’occasione per ringraziarvi del lavoro e dell’impegno dimostrati fino ad ora nell’affrontare con spirito di professionalità e competenza questo momento così difficile per il nostro Paese».
LA POLEMICA
E in provincia monta la protesta di centinaia di docenti-commissari che da settimane stanno chiedendo a gran voce di poter condurre il colloquio con gli studenti in collegamento virtuale. Le proteste si sono scatenate da giorni sui social. Gruppi di professori presi d’assalto per denunciare la decisione del ministero dell’Istruzione di autorizzare la maturità light e orale in presenza. E così c’è chi già parla di defezioni. Soprattutto i commissari 60enni e ultrasessantenni preoccupati per le condizioni epidemiologiche. La fase due non ha placato gli animi dei docenti contrari alla maturità in presenza. E così anche l’Ufficio scolastico provinciale è in allerta. «Si tenga presente dice la preside del liceo Da Procida, Anna Laura Giannantonio – l’età media degli insegnanti italiani, che risulta piuttosto alta. Questo è un fattore di rischio da non sottovalutare. Sarebbe meglio che il ministero procedesse all’attento vaglio del personale scolastico da impegnare nell’esame di Stato e, magari, desse la precedenza, ai più giovani della categoria». Duro il presidente dell’associazione Solo Dirigenti, Alessandro Turchi: «La scuola ha bisogno di certezze e non può brancolare nel buio. Noi dirigenti scolastici, ma tutto il mondo della scuola, abbiamo necessità di certezze. Riteniamo inaccettabile che dobbiamo continuare a lavorare organizzando riunioni varie, consigli di classe, collegi dei docenti, riunioni di dipartimento, brancolando nel dubbio e non avendo indicazioni chiare su tutta una serie di questioni. Per esempio, è inaccettabile che a metà maggio non si conosca ancora come muoverci per l’adozione dei libri di testo».

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