Lettere da Piano di Sorrento – Ci potremo salvare?

LETTERE DA PIANO DI SORRENTO
“CI POTREMO SALVARE?”

Ci potremo salvare? In parecchi se lo chiedono. Dopo il durissimo colpo, inflittoci dal coronavirus, la ripresa, l’abbiamo già detto, si presenta tutta in salita. L’economia ha subito una paurosa battuta di arresto. Non possiamo troppo sperare negli aiuti del Governo, anche se, ammettiamolo, il recente “decreto di rilancio” ha prospettato diverse possibilità da realizzare.
Mettiamoci subito in testa una cosa però, non si può tornare come prima. Per fortuna siamo usciti da due guerre mondiali, abbiamo cervello ed iniziative da vendere, c’è sempre stato riconosciuto il primato nell’arte culinaria, nell’eleganza e stile nella moda, nel “design” italiano in tanti campi. E allora ce la possiamo fare; rimbocchiamoci le maniche; diamo libero sfogo all’inventiva, a quella iniziativa tipica dell’ “italiano” che, di fronte a certe difficoltà dell’esistenza, sfodera idee e soluzioni che lasciano stupefatti.
Contemporaneamente, però, dobbiamo cambiare molte cose. Ridurre gli sprechi, i consumi, rispettare la Natura il più possibile, ritornare “alla terra” ed alla rivalutazione dei giardini in Penisola Sorrentina, considerati al momento soltanto come autorimessa.
Utilizzare sì la telematica: computer, smartphone etc per la stretta necessità di lavoro, non passare intere giornate con la testa nel computer, a scapito della vista e del cervello. Controllare ed evitare che i minori abusino di smartphone e di playstation.
Soprattutto fare affidamento sulle nostre forze e possibilità, collaborare con tutti quelli che dimostrano la buona volontà di farlo.
Purtroppo il nostro nemico principale sono le mafie, sempre in agguato per intervenire ogni qualvolta lo Stato ci trascura o ci abbandona. Dalle notizie che trapelano dai giornali, dalle televisioni e da ogni altro mezzo di informazione, apprendiamo che ci sono tantissimi “boss”, tantissimi mafiosi. Ci siamo mai chiesto perché ce ne sono tanti? Perché nel nostro Paese c’è corruzione, troppa corruzione, se non deteniamo il primato della corruzione siamo certamente fra i paesi più corrotti del Mondo. C’è un sottobosco di tangenti, mazzette, etc; come il personaggio di “Faust” che vendette la sua anima per raggiungere i suoi scopi, molti nostri politici, pur di ottenere consensi alle elezioni, si alleano con i Mafiosi e li ringraziano dopo il loro successo: “grazie boss”. Se però, come nel film “Fronte del porto”, c’è intesa, solidarietà fra di noi, rinunzia alle omertà e lotta unitaria, ce la potremo fare, isolando quei soggetti parassiti della società e nemici pubblici. Non è facile, non è semplice ma se vogliamo farcela, dobbiamo essere uniti, dobbiamo ritrovare quella unitarietà nazionale che abbiamo in questo periodo di pandemia sbandierato alle finestre con il tricolore.

avv. Augusto Maresca

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