La Penisola sorrentina dice addio a Carlo Iaccarino: fu il notaio di Achille Lauro

L’intera Penisola sorrentina è sconvolta dalla perdita di Carlo Iaccarino, il notaio divenuto celebre in tutto il territorio, poiché per lunghi anni accompagnò il Comandante Achille Lauro, che aveva l’abitudine di convocare le riunioni alle sei del mattino. Si vedevano sulla terrazza di via Crispi dove il Comandante in tenuta ginnica concludeva i suoi affari e contemporaneamente faceva esercizio fisico. Amava ricordare che Lauro gli ripeteva spesso: Carlo, un buon comandante deve avere sempre pronta la ritirata.
Amava il mare della sua costiera e la musica. «È stato il mio maestro e domani sarò a Napoli per rendergli l’estremo saluto ai funerali nella sua chiesa di Via Tasso». Lo ricorda così, Maurizio D’Errico, past president del Consiglio Nazionale del Notariato, che da suo praticante ha raggiunto il vertice nazionale della categoria. Gli fa eco un altro storico ex presidente dei notai italiani, Giancarlo Laurini: «Abbiamo vissuto una intera epoca professionale insieme. Carlo è sempre stato uno dei notai più affermati nel Distretto di Napoli non solo per le sue capacità, ma anche per le sue qualità umane. Era caratterizzato da una particolare signorilità che lo faceva stare a suo agio, insieme alla gentile consorte, nel mondo diplomatico. Abbiamo partecipato insieme a tanti congressi internazionali. Una volta, a Londra, eravamo nello stesso albergo. Telefonai a un numero interno che mi era stato dato dal portiere per parlare con un collega britannico. Mi rivolsi in inglese all’altro capo della cornetta e parlammo per alcuni minuti con l’interlocutore, fino a quando non ci accorgemmo che il numero era sbagliato e corrispondeva alla sua camera: eravamo due napoletani a Londra. Ho grande rimpianto per il collega e il galantuomo». Nel suo studio conservava con affetto un piccolo busto del grande Totò, dono di Achille Lauro.

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