Ischia e Capri per le isole della Campania imbarchi fra caos e termoscanner

Ischia e Capri per le isole della Campania imbarchi fra caos e termoscanner Alle 6.20 quando all’imbarco del traghetto Medmar Benito Buono in partenza per Napoli da Ischia si sono registrati in banchina diversi momenti di tensione fra comandante ed equipaggio della nave da una parte e una ventina di autisti dall’altra, con questi ultimi che pur avendo regolarmente acquistato il biglietto non sono riusciti a far imbarcare i propri veicoli ed hanno dovuto attendere le corse di metà mattinata. Per riportare la calma sono dovute intervenire guardia costiera e forze dell’ordine e comunque il traghetto è riuscito a salpare solo alle 7.30, un’ora dopo rispetto alla tabella prevista e la cosa ha scatenato l’ira degli utenti, per lo più lavoratori pendolari, alcuni dei quali al loro primo giorno di rientro al lavoro dopo quasi due mesi di stop forzato. «Premesso che ci scusiamo con i passeggeri per l’imprevisto – dichiara l’armatore di Medmar, Emanuele D’Abundo – mi preme chiarire subito che non si è trattato di un caso di sovraffollamento della nave: a bordo sono saliti infatti non più di 200 passeggeri sui 1050 omologati. Quindi il distanziamento fra i passeggeri è stato garantito anche ieri, nonostante l’incremento dovuto alla presenza dei lavoratori pendolari. Il problema è sorto – chiarisce D’Abundo – perchè è andato in tilt il sistema computerizzato di bigliettazione che avevamo fatto aggiornare venerdì 1 maggio. A causa di un guasto al sistema, gli operatori delle biglietterie non si sono accorti che stavano emettendo titoli di viaggio in sovranumero rispetto alle reali capacità di stivaggio degli autoveicoli. Il problema è stato poi risolto».
L’ALLARME
La parziale ripartenza di ieri però mette anche in risalto lo stato di pre-crisi che stanno vivendo le compagnie marittime che curano i collegamenti nel golfo partenopeo, per le conseguenze più generali dell’emergenza covid19. È già chiaro infatti che la stagione turistica sarà totalmente improduttiva e che quindi i vettori decideranno di mantenere sotto la soglia del 40% complessivo il volume dei collegamenti da e per le isole. Senza i milioni di passeggeri che ogni anno usano le vie del mare locali, le società sono destinate ad andare tutte in forte perdita e questo si rifletterà anche sui servizi minimi indispensabili forniti tutto l’anno alle isole. A preoccupare è stata anche la evidente dose di superficialità e scarsa attenzione alle regole che sempre nella giornata di ieri si è registrata un po’ dovunque sull’isola. Protagonisti in negativo i teen agers in particolare, visti a passeggio senza mascherine e in gruppi sulle spiagge a godersi la bella giornata di sole. Si teme che con il loro comportamento, il contagio (ieri Ischia ha raggiunto quota 100 nei casi di contagio e in percentuale si è portata nella top ten campana) possa risalire nelle prossime settimane. Proprio quando cioè si attende lo sblock-down per alberghi, ristoranti e negozi e quindi, per chi lo potrà e sarà in grado di affrontare problemi di non poco conto, aprire i battenti.
I CONTROLLI
Situazione diversa a Capri, dove il porto si è rianimato dopo due mesi di assoluta tranquillità. I primi 166 lavoratori pendolari sono arrivati in mattinata con gli aliscafi partiti da Napoli e da Sorrento; nel pomeriggio un altro centinaio di persone sono sbarcate dai traghetti con merci e autovetture. I passeggeri sono stati monitorati a piccoli gruppi, prima con la rilevazione della temperatura attraverso i termo-scanner controllati dagli uomini del Coc e poi con il controllo delle autocertificazioni effettuato da Protezione Civile, carabinieri, polizia e Guardia di Finanza. Successivamente si sono diretti nelle aree di partenza dei mezzi pubblici e della Funicolare cui hanno avuto accesso secondo i limiti di capacità stabiliti dalle ordinanze comunali.

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