Fondazione Ravello, situazione opaca alla vigilia del Wagner Day

La situazione è poco chiara alla vigilia del Wagner Day, a Ravello, con il rincorrersi degli eventi che fa decisamente riflettere. Dopo la fuoriuscita di Michelangiolo Mansi, la Fondazione Ravello non fa altro che annunciare, con cinque giorni di anticipo, che ci saranno degli eventi e sarà speso del denaro senza neanche fornire un programma di dettaglio.

La cosa più incomprensibile di quello che sta accadendo nella Città della Musica è che proprio Villa Rufolo, il complesso monumentale che dovrebbe essere al centro di questo evento, resta chiusa. Non si carpisce ancora il motivo, ma riapriranno le porte del magico giardino di Klingsor, che ispirò Richard Wagner 140 anni fa? A tutto questo poi si aggiunge il fatto che dalle note pubblicate sul sito della Fondazione, si evince che sono stati fatti consigli senza alcuna convocazione, con carte nascoste, procedure discutibili per incarichi con ricche prebende e bilanci non fatti (a maggio non c’è il bilancio preventivo 2020 nè quello consuntivo 2019).

Intanto, dall’ultimo comunicato risulta che il commissario straordinario Almerina Bove ha elaborato la bozza del nuovo Statuto della Fondazione, ma è stata solo inviata ai tre soci fondatori, ossia Comune di Ravello, Provincia di Salerno e Regione Campania. Perché il documento non è stato sottoposto anche all’attenzione del Ministero dei Beni Culturali e dell’Ente Provinciale per il Turismo?

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