Fase 2. Parola d’ordine: distanziamento, e in Costiera amalfitana dove lo spazio è limitato?

La parola d’ordine per pensare, programmare e progettare la fase 2 è distanziamento, quindi, il nuovo lusso è lo spazio. Paradossalmente, il covid 19 potrebbe diventare la leva verso la riorganizzazione totale e la cura degli spazi pubblici e privati, come dice l’architetto Luigi Centola, le cui parole sono riportata dal quotidiano La Città di Salerno.

Nel riflettere su come ripensare e riprogettare le realtà urbane e gli spazi di vita e di socialità, Centola guarda anche oltre: “Il capitale umano, la competenza e la determinazione sono le uniche armi e possibilità per il futuro. Per la fase 2 – sostiene – solo la concretezza, il lavoro e i cantieri, materiali e immateriali – se necessario utilizzando estensivamente le abituali autocertificazioni – ci consentiranno di progettare l’Italia e condurla oltre la crisi insieme ai migliori giovani del Paese”.

E nelle alte zone della provincia di Salerno?

In Costiera Amalfitana, dove invece lo spazio sulla costa è limitato e sovraffollato, si lavora al recupero delle storiche cartiere abbandonate lungo le valli fluviali delineato nel masterplan Waterpower e al restauro di antiche ville e palazzi nobiliari da riconvertire al turismo di qualità.

Agriturismo, ristorazione e accoglienza per i lavoratori si fondono nel progetto per una fattoria sociale, infrastruttura necessaria per curare uno dei tanti vasti terreni sottratti alla camorra nella pianura casertana. Le facciate sono un mosaico vegetale con 2700 vasetti in bioplastica, uno per ogni residente, da coltivare insieme alla comunità e ai bambini per colorare e rendere produttivo un manifesto esemplare di collaborazione e contrasto.

Commenti

Translate »