Costiera amalfitana tra le mete più gettonate per le guide turistiche, ora è tutto da rivedere

Costiera amalfitana. L’emergenza coronavirus ha fermato improvvisamente il turismo e quanti lavorano in questo settore, come ad esempio le guide turistiche. Che non vedono alle porte nessuna ripartenza, insomma nessuna Fase 2 che possa riguardarle. «Ci sentiamo abbandonati, del nostro lavoro il ministro Franceschini non parla mai. Certo abbiamo ricevuto i seicento euro di bonus, ma è finita lì» si sfoga Alessia Attanasio – sul quotidiano Il Mattino- , 36 anni, di Roccapiemonte, guida turistica abilitata per la Regione Campania. Il suo ultimo gruppo lo ha accompagnato il 15 dicembre. Se la ricorda bene quella data: erano alcuni bancari che ha portato in visita alle domus di Pompei di più recente apertura. Il lavoro più intenso sarebbe stato da marzo in poi, per tutta l’estate fino all’autunno. Ma tutto si è fermato a causa dell’emergenza sanitaria, anzi è tutto sospeso. «Accompagno solitamente gruppi, famiglie e scolaresche – racconta Alessia Attanasio – Dipende dai periodi: a marzo ho più richieste da scuole e gruppi di adulti, quando iniziano le vacanze le richieste provengono principalmente da famiglie e stranieri. Ci muoviamo solitamente in piccoli van o in bus, le mete più gettonate sono Pompei, Napoli e la Costiera Amalfitana. Ma è chiaro che è tutto da rivedere dopo l’emergenza coronavirus perché è impossibile garantire il distanziamento sociale quando ci si muove in giro in gruppo». Ferma dunque, senza prospettive di una ripresa immediata, in attesa di decisioni su come si possa ripartire. Un’idea però Alessia Attanasio se l’è fatta. Visto che non sarà possibile riprendere il lavoro con i grandi numeri, che almeno si riparta con visite ed escursioni in piccoli gruppi, meglio se familiari. «In questo periodo lavoravo praticamente tutti i giorni – racconta la guida turistica – con formule diverse, visite di due ore per esempio a Pompei o per tutta la giornata ad esempio in Costiera amalfitana. In futuro sarà tutto diverso. Ma occorre ripartire. Come fare? Penso di poter fare da guida a piccoli gruppi meglio se familiari dove è più facile mantenere il distanziamento sociale. E visto che probabilmente si dovrà restare in Campania senza potersi spostare in altre regioni, quale occasione migliore per riscoprire angoli della Campania sconosciuti ma comunque bellissimi». Attanasio ha lanciato sulla sua pagina Facebook un quotidiano appuntamento sulla bellezza che sta avendo molto successo: «Pubblico foto e relativa spiegazione di posti poco visitati, l’ultima ad esempio è la Baia di Trentaremi a Napoli che fa parte del parco sommerso della Gaiola. Ecco ripartiamo da questi luoghi per ricominciare e viaggiare e noi guide turistiche a lavorare».

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