Costa d’Amalfi, naufraga il “carrozzone” della task force per il rilancio del turismo post Covid

La task force per il rilancio del turismo post Covid in Costa d’Amalfi naufraga ancor prima del varo. In una manciata di giorni, la Conferenza dei Sindaci ha deciso che saranno l’unico organismo che lavorerà per il rilancio socio-economico del territorio costiero. Ma come si è giunti a tale decisione?
Secondo alcune indiscrezioni, sembra che la task force dovesse essere un organismo facilmente controllato dai vertici della Regione Campania, sulla stregua di quanto sta accadendo con la Fondazione Ravello, grazie all’appoggio di tutti i sindaci della Costiera, escluso quello di Positano, Michele De Lucia.
Proprio quest’ultimo comune, difatti, aveva proposto per la task force la figura dell’ex rettore Aurelio Tommasetti. Il responsabile del programma regionale della Lega è inviso agli occhi del governatore Vincenzo De Luca, così come Alfonso Andria, attuale presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello, anch’esso candidato a far parte della squadra per il rilancio economico della Divina. I primi cittadini della Costiera nella discussione si sarebbero quindi spaccati su questi due nomi, molto presumibilmente perché non conciliabili con le richieste del principale inquilino di Palazzo Santa Lucia.
In questa discussione si sono defilati i sindaci di Maiori e Amalfi, Antonio Capone e Daniele Milano. Proprio Milano nei scorsi giorni però ha iniziato una campagna di ascolto e confronto con lavoratori, operatori economici e rappresentanti di categoria della città. Fallito quindi il tentativo di mettere in piedi un ulteriore carrozzone, si sarebbe quindi giunti al comunicato di ieri sera, in cui si è scelto di evitare “in questo momento, di dar corso all’attivazione di ulteriori organismi che potrebbero costituire un appesantimento dell’attività consultiva e decisionale”, scegliendo quindi la Conferenza dei Sindaci di incontrare nei prossimi giorni “le componenti del territorio per raccogliere proposte e suggerimenti, così da costituire un nuovo patto sociale per il rilancio della Costa d’Amalfi”. Insomma, come sostenuto da Positanonews, i primi cittadini hanno deciso giustamente di dar voce a chi crea indotto e lavora sul territorio, abbandonando quindi l’idea di un ulteriore operazione, che rischiava di essere la replica di quanto avvenuto in regione con Gennaro Esposito, stimatissimo professionista, che ha però dettato linee guida per la ristorazione, non replicabili per la variegata galassia di locali presenti sul territorio regionale. Anche i nostri lettori non erano convinti dalla creazione di questa task force: 7 persone su 10 hanno bocciato il progetto.

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