Costa d’Amalfi, lavoratori stagionali in rivolta: domande 600 euro INPS respinte

Monta sui social la protesta per la respinta per il bonus di marzo, ma c'è anche la beffa del Decreto Rilancio

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Il 15 maggio è stata una giornata nera per i tanti lavoratori che erano in attesa delle istanze del bonus INPS di marzo. Tante sono state le domande respinte in tutta Italia, ma la questione è molto acuta soprattutto in Costiera Amalfitana, dove il turismo è l’indotto principale ed impiega lavoratori stagionali. Tante sono state le proteste sui social, a questi lavoratori i 600 euro promessi purtroppo non arriveranno mai, tra errori nei contratti o per il problema di non riuscire ad entrare nelle imprese con codice ATECO indicati nel Decreto Cura Italia, questioni fatali che hanno portato alla respinta di migliaia di domande a lavoratori di un settore fortemente penalizzato in questa emergenza sanitaria.

Ma oltre al danno, arriva anche la beffa per i lavoratori di questo comparto: gli addetti precedentemente impiegati nel turismo e degli stabilimenti termali, per ricevere l’indennità di aprile devono aver avuto già accesso all’assegno di 600 euro di marzo, secondo quanto approvato nel Decreto Rilancio, annunciato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel corso di questa settimana. Intanto a marzo sono tante le domande respinte o sospese per verificare i requisiti: su tutto il territorio nazionale, 3.772.223 sono state accolte su 4.849.668 domande ricevute dall’Istituto di Previdenza Sociale.

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