Choc nel Cilento per la morte di Francesca Maione: indagato il padre che eseguì l’impianto elettrico

Choc nel Cilento, per la morte di Francesca Maione indagato il padre che eseguì l’impianto elettrico lo scrive Carmela Santi su Il Mattino di Napoli pagine di Salerno.
È stato iscritto nel registro degli indagati il padre di Francesca Maione, la 26enne morta venerdì a Celle di Bulgheria mentre faceva la doccia a causa di una scarica elettrica, come ha confermato l’esame esterno sul corpo, eseguito ieri mattina nell’ospedale di Vallo della Lucania dal medico legale Adamo Maiese. Per l’uomo si ipotizza il reato di omicidio colposo. Stando ai primi rilievi eseguiti dai carabinieri di Sapri, guidati dal capitano Calcagnile, a causare il decesso della giovane potrebbe essere stato un problema sull’impianto elettrico. Lo stesso era stato qualche giorno prima oggetto di un intervento, forse artigianale, da parte del papà della ragazza. Ciò potrebbe essere la causa del decesso avvenuto a causa della forte scossa elettrica arrivata dal braccetto della doccia, che potrebbe essere entrato in contatto con qualche cavo elettrico. Si tratta, per ora, solo di ipotesi al vaglio della Procura della Repubblica di Vallo, che nelle prossime ore potrebbe trasferire l’indagine ai colleghi di Lagonegro. «Stiamo indagando – dice il procuratore capo Antonio Ricci – abbiamo diversi elementi che ci aiuteranno a capire che cosa è realmente accaduto nella casa di Poderia».
LA FATALITÀ
Francesca, venerdì sera, era appena rientrata a casa. Stava facendo la doccia, quando è stata fulminata dalla corrente. Una tragedia immane, che ha sconvolto l’intera comunità locale. Sul corpo della 27enne, il medico legale ha riscontrato i segni evidenti della tragedia. Sulla mano sinistra aveva la bruciatura lasciata dalla scossa. Poi altri segni sulla gamba e sulla mammella sinistra. Non ci sono dubbi: è stata una tragica fatalità. Resta da capire cosa non ha funzionato nell’impianto elettrico della casa di Poderia. Inizialmente era stata ipotizzata la possibilità che la ragazza stesse utilizzando il phon appena uscita dalla doccia, quando era ancora bagnata. Ma tale ipotesi, al momento, non avrebbe trovato conferma. Grande dolore in tutta la comunità locale. La frazione di Celle di Bulgheria è scossa dal tragico accadimento. Per la famiglia e il papà della giovane, l’accusa di omicidio colposo è un ulteriore peso da portare avanti. La casa in cui Francesca viveva con i genitori e i suoi nonni è stata sequestrata. L’impianto elettrico sarebbe stato realizzato in modo casalingo. I cavi della messa a terra non erano stati collegati correttamente. Venerdì sera, dopo la tragedia, un tecnico specializzato incaricato dalla Procura di Vallo ha effettuato i primi rilievi, al vaglio degli inquirenti. L’indagine è seguita dal sostituto procuratore Spedaliere. Dopo l’esame esterno la salma è stata liberata e restituita ai familiari. Oggi l’ultimo saluto in forma privata.

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