Amalfi – Cava de’ Tirreni, via libera alle Messe per i fedeli, ancora stop per le processioni

Il Protocollo d’intesa è stato firmato la settimana scorsa, a Palazzo Chigi, dal Presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti, dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e dal Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.

Il Protocollo indica, nel rispetto della normativa sanitaria disposta per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Sars – Cov2, alcune misure da ottemperare con cura, concernenti l’accesso ai luoghi di culto in occasione di celebrazioni liturgiche, igienizzazione dei luoghi ed oggetti, le attenzioni da osservare nelle celebrazioni liturgiche e nei sacramenti, la comunione da predisporre per i fedeli nonché alcuni suggerimenti generali.

Anche l’Arcidiocesi Amalfi – Cava de’ Tirreni riapre dunque oggi le porte delle sue chiese.

In un lungo messaggio ai battezzati dell’Arcidiocesi di Amalfi – Cava de’ Tirreni, Mons. Orazio Soricelli esprime la sua gioia riguardo la riapertura delle chiese ai fedeli, sottolineando l’importanza di attenersi, sia sacerdoti che fedeli, alle norme contenute nel protocollo.

Oltre le norme da seguire rigorosamente per le Messe, Mons. Soricelli focalizza l’attenzione anche sulle altre celebrazioni liturgiche e forme devozionali di preghiera. Sono consentite le seguenti celebrazioni diverse da quella Eucaristica: Battesimo, Matrimonio, Unzione degli Infermi ed Esequie.

Saranno invece sospese a data da destinarsi le Feste religiose e le rispettive Processioni. Nel messaggio del nostro Arcivescovo infatti si legge: “Non essendoci le condizioni, le feste religiose per il momento sono sospese in attesa di nuove disposizioni. È importante evitare anche di sostituirle con segni che, a volte, rasentano il ridicolo, quali processione sui furgoni o solitarie “passeggiate” delle statue per le strade. Non è consentita nessuna uscita di statue, neanche sul sagrato, così come l’alzata del “panno”. Il giorno della festa si celebri l’Eucaristia secondo le indicazioni date sopra, con la possibilità di esporre l’immagine sacra in chiesa, in forma privata. Tutte queste indicazioni valgono fino a nuova comunicazione e per tutte le chiese aperte al culto sull’intero territorio diocesano”.

Una decisione che ha fatto molto discutere quella di sospendere le Feste religiose, dal momento che queste sono visceralmente sentite nel nostro territorio, ma, che in una situazione di emergenza sanitaria come quella che stiamo vivendo è forse l’unica soluzione per evitare assembramenti.

Sarà invece possibile celebrare il Sacramento del Battesimo, singolarmente e al di fuori della messa, sempre nel rispetto di tutte le norme citate. Si sconsiglia la celebrazione comunitaria durante la messa. Il sacramento della Penitenza sia amministrato in luoghi ampi e areati che consentano, a loro volta, il pieno rispetto delle misure di distanziamento e la riservatezza richiesta. Presbitero e penitente indossino sempre la mascherina. Non si utilizzino i confessionali.

I sacramenti del compimento dell’Iniziazione Cristiana (prima confessione e comunione) sono rinviate fino a dopo Pasqua 2021.  Per quanto concerne la ripresa della catechesi sacramentale a settembre, si è in attesa di indicazioni fornite dal Governo e dalla CEI.

La celebrazione dei Matrimoni dovrà avere un numero di partecipanti nel rispetto del distanziamento e delle regole secondo la capienza della chiesa mentre la celebrazione delle esequie sarà possibile, tenendo presente la capienza della chiesa nel rispetto del distanziamento sociale e l’uso dei guanti e delle mascherine, secondo il Protocollo.

In questo tempo nuovo sarà compito esclusivo dei sacerdoti e non dei ministri straordinari dell’Eucarestia, curare particolarmente la comunione ai malati e agli anziani, con le dovute precauzioni sanitarie, anche per il sacramento dell’Unzione degli infermi. L’Adorazione Eucaristica è consentita nel rispetto di tutte le norme previste per ogni altra celebrazione.

La Benedizione alle famiglie è sospesa fino a nuove disposizioni mentre per quanto riguarda l’estate dei ragazzi si deve fare riferimento al Progetto “Aperti per ferie”, già inviato dal responsabile della Pastorale Giovanile, cercando di sostenere e accompagnare le famiglie nel tempo estivo.

 

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