Al Blossoms, dove “sbocciano” fior di panini foto

Lasciata Meta alle vostre spalle, la prima delle cinque cittadine che compongono il comprensorio sorrentino, invece di proseguire per il Corso Italia, imboccate via Cavone, uno stradone lungo e in salita  con il quale raggiungere la statale 163 Amalfitana, ma che per questa volta percorreremo a metà, fino all’insegna e ai cancelli del “Blossoms Pub”, ex Fiori d’Arancio. Beh , come dire, il termine inglese continua a confermare che è un posto accogliente e pieno di fiori, siamo a Piano di Sorrento del resto che è anche bandiera blu da alcuni anni. Ci sono ancora l’agrumeto, i bungalow e la piscina che  frequentavo da ragazzo ma soprattutto il ristorante. Ad accoglierci sulla porta Mimmo, ospite attento, cordiale e sempre con il sorriso sulle labbra che per chi vuole fare ristorazione credo sia fondamentale, senza il sorriso sulle labbra, la mitica cuoca Babette sapeva bene che il suo pranzo di diecimila franchi non avrebbe comunque sortito lo stesso effetto miracoloso, chiedere a Karen Blixen . Terminati i convenevoli del protocollo anti covid, misurazione della temperatura del cliente, e relativa registrazione: guadagno il mio posto a tavola. Con il telefonino interrogo il QR code, che sostituisce il vecchio menù cartaceo al centro del tavolo, e mi lascio comquistare dal regno dei panini a metà strada tra l’accademia di Max Mariola e l’unto e il bisunto dell’impudente Chef Rubio: ottima la scelta di birre così come quella dei dolci. Decido di provare la specialità della casa il “Zizzamburger” perché questa sera ho voglia di mangiarmi il mondo, sempre Rubini Gabriele in arte Rubio, spesso Chef, rugbista un tempo. Mimmo mi serve una zizzona di Battipaglia che ha per farcia un hamburger di scottona, un anello di cipolla fritta che sulla carne di manza non deve mai mancare, e delle fette di bacon croccante, il tutto impiattato su focaccia cotta al forno a lagna. Contorno? Mezzelune di patatine fritte. Un piatto unico e sorprendente, che esalta un prodotto caseario del territorio salernitano, la “zizzona”: cuscino di mozzarella farcito dei peccati di tutti i golosi, ammiccante e sensuale che sa di Storia, se leggerete Bartolomeo Scappi, cuoco papale del 1570, “mammella” ricolma d’amore se credete alla storia della ninfa Baptì-Palìa e del giovane mortale Tusciano, ma sopratutto che sa di buono: latte generoso di sapori, corposo, prodotto da bovini trattati con rispetto, che pascolano liberi e sono curati con coscienza, come la maggior parte dei prodotti tipici italiani. Il Blossoms Pub ha sale grandi che garantiscono il distanziamento, e che sono accessibili anche con sedia a rotelle, comodo parcheggio interno. Un luogo dove in coppia o in comitiva si può trascorrere una bellissima serata gustando una cucina che esalta la convivialità; dopo due mesi di lockdown non potevo scegliere posto migliore.
di Luigi De Rosa

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