Accordo raggiunto: Icardi al PSG per 57 milioni

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Accordo raggiunto: Icardi al PSG per 57 milioni. L’argentino riscattato dal club parigino che lo porta a casa a un prezzo notevolmente inferiore alla clausola rescissoria. L’Inter realizza una maxiplusvalenza e si tutela in caso di passaggio dell’attaccante alla Juve. E Mauro avrà un aumento di stipendio. L’epilogo di una storia durata un anno.

Alla fine sono tutti contenti. Anzitutto l’Inter, che realizza una maxi plusvalenza e si tutela nel caso di un futuro passaggio di Icardi alla Juve. Lo è Maurito, che a Parigi guadagnerà 10 milioni netti a stagione, quasi il doppio del suo stipendio a Milano. Ed è felice anche il Psg che con meno di 60 milioni (50 di parte fissa, più 7 abbondanti di bonus) si porta a casa uno dei più forti centravanti d’area d’Europa. Il riscatto da parte del club Parigino dell’attaccante argentino, dopo otto mesi di prestito, chiude nel migliore dei modi una vicenda tormentata e a tratti dolorosa.

Da una parte Leonardo, manager tutto fare nel Psg degli sceicchi qatarioti. Dall’altra Beppe Marotta e Piero Ausilio, amministratore delegato e direttore sportivo nerazzurri. Lo scorso 2 settembre, a fine mercato, i manager si accordarono pre il prestito a Parigi di Icardi con una clausola: i francesi avrebbero potuto esercitare il riscatto del cartellino entro il 31 maggio 2020 versando 70 milioni. L’emergenza coronavirus ha però livellato al ribasso le cifre del mercato e Leonardo ha chiesto uno sconto. L’accordo si è trovato a 57 milioni, bonus compresi, e l’impegno per il Paris Saint Germain a versarne altri 15 all’Inter nel caso in cui il giocatore in futuro alla Juventus. Il contratto di Icardi con il Psg dura fino al 2024.

Mauro Icardi, arrivato all’Inter dalla Sampdoria nel luglio 2013 per 13 milioni (ormai completamente assorbiti nel bilancio nerazzurro) in nerazzurro ha segnato 124 gol fra campionato e coppe, in 219 partite, vincendo per due volte la classifica dei capocannonieri della SerieA. Ma il suo palmares si ferma qui. A caratterizzare la sua vicenda all’Inter sono state anche le polemiche. Fatto capitano da Mancini, Icardi il 13 febbraio di 2019 fu sostituito da Samir Handanovic su richiesta di un gruppo di compagni. La moglie e agente dell’argentino, Wanda Nara, aveva infatti dichiarato in tv che all’Inter mancava “qualcuno che gli passi cinque palloni buoni”. Lo spogliatoio aveva preteso che il capitano smentisse la moglie: quell’Inter, con Icardi unica punta in area, era costruita proprio per mandare in gol l’argentino.

Dopo la scelta della società di togliergli la fascia di capitano, Icardi decise di non partire per Vienna, dove la squadra doveva giocare in Europa League contro il Rapid. Fu quello il primo vero strappo nel rapporto fra il giocatore e la tifoseria. Con gli ultrà il rapporto non era mai stato idilliaco: Maurito con coraggio si era opposto in diverse occasioni alla curva, anche con dichiarazioni pubbliche. Ma rifiutare di partire con la squadra lo rese inviso alla maggioranza deli tifosi. L’autoesilio di Icardi, motivato con un dolore al ginocchio, durò fino a fine marzo, quando il giocatore grazie alla mediazione dell’avvocato Paolo Nicoletti tornò ad allenarsi. Dopo una giornata di punizione, l’allenatore Luciano Spalletti lo convocò per la partita di Genova contro il Genoa.

Nell’ultima partita del campionato 2018/2019, battendo in casa l’Empoli in una partita da cardiopalma, l’Inter agguantò un posto in Champions. Per Icardi, che sbagliò un rigore, è stata l’ultima gara in nerazzurro. Il nuovo allenatore Antonio Conte, subentrato a Spalletti in luglio, d’accordo con l’ad Marotta definì Icardi “fuori dal progetto nerazzurro”, al pari di Radja Nainggolan. Su Icardi si scatenò una tempesta di voci su un suo possibile trasferimento alla Juventus, in cerca di sostituti per Dybala e Higuain, entrambi dati in partenza.  Una delle ipotesi era uno scambio fra la Joya e Maurito. Ma il presidente nerazzurro Steven Zhang, a mercato ancora aperto, disse chiaramente: “Icardi non andrà mai alla Juve”. Scartate altre ipotesi di trasferimento (dall’Atletico Madrid ai club della Premier) il 2 settembre l’Inter annunciò l’inizio del prestito a Parigi.

Per le casse dell’Inter i 57 milioni della cessione di Icardi (più un premio ulteriore in caso il Psg vinca la Champions) sono ossigeno puro. Avendo ormai ammortizzato completamente l’acquisto fatto nel 2013, il club nerazzurro potrà riscattare Nicolò Barella senza dovere fare altre cessioni, e investire il resto nell’acquisto di nuovi giocatori. Il direttore sportivo Piero Ausilio ha chiarito che Timo Werner, bomber del Lipsia e sogno dei tifosi interisti, non arriverà alla Pinetina. Occhi invece sul brasiliano Cunha dell’Hertha Berlino, 21enne già pronto per il grande calcio. Più complicato portare a Milano Edinson Cavani: a scadenza di contratto con il Psg, il Matador pretende un ingaggio molto alto. E resta da capire il destino di Lautaro Martinez, arrivato all’Inter nell’estate del 2018, grande amico di Icardi, a cui ha soffiato il posto in nazionale argentina, e sogno di mercato del Barcellona. “Lautaro è al centro del progetto”, ha detto Ausilio, assicurando che il Toro partirà solo se qualcuno pagherà la clausola rescissoria da 11 milioni di euro.

Fonte La Repubblica

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