USA: scuole senza armi, quasi un miracolo

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Negli Stati Uniti nel mese di marzo non è stata registrata alcuna sparatoria nelle scuole, cosa che non accadeva dal 2002. Il motivo non è esaltante, le scuole sono chiuse per il coronavirus. Certo però c’è da registrare quest’effetto benefico dovuto alle norme restrittive anti covid-19 e al distanziamento sociale. Secondo quanto scritto sul New England Journal of Medicine, le sparatorie a scuola in America sono la seconda causa di morte tra i giovani dopo gli incidenti stradali. A questo punto bisognerebbe riflettere su questi dati, vietare le armi salverebbe molte giovani vite. Ma le lobby dei produttori di armi sono le più potenti, e lo sa bene Trump che mai ne vieterebbe la vendita. Oggi i sociologi americani sono molto preoccupati dalla reazione dell’americano medio all’arrivo del covid-19 che è stata quella di armarsi; alla fine del lockdown questa massa di gente carica di pistole più di prima si teme possa dare vita al triplo delle sparatorie. Insomma l’America resta sempre prigioniera delle sue paure e dei suoi miti primigeni: un cowboy su un cavallo con la sua colt a portata di mano con la quale uccidere indiani e musi gialli, solo perché sono diversi, e gli stranieri all’americano medio hanno sempre fatto paura.

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