Un mare sicuro e per tutti, senza speculazioni sui prezzi: la balneazione dopo il Covid
Questa la "ricetta" lanciata da Trinchillo, vicepresidente Sib, per il dopo coronavirus
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In questo momento, tutti stanno pensando a delle risposte plausibili per rendere fruibile la balneazione, senza psicosi. A Capri hanno lanciato l’idea degli isolotti a misura di persona, ma per Salvatore Trinchillo, imprenditore balneare e vicepresidente del Sindacato italiano balneare Fipe-Confcommercio, tale proposta è bizzarra quanto quella del plexiglass, ma come dichiarato ai colleghi di Metropolis, non disdegna soluzioni di tipo integrativo, ma sul plexiglass è scettico perché al momento non ha domanda.
“Restiamo in attesa di comunicazioni circa quando e se si potrà cominciare a lavorare – spiega nell’intervista Trinchillo, circa le possibilità di una ripartenza – Di sicuro pensiamo che a giugno si potrà pensare di riprendere, ma non abbiamo ancora certezza. L’unica al momento è quella che dal 4 maggio sono concessi gli allestimenti e le installazioni. Su come aspettiamo indicazioni.”
Riguardo all’eventualità che il mare diventi a portata di pochi, il sindacalista si dice scettico, anzi crede che si stia spendendo per mantenere i prezzi di listino inalterati. “Insomma sono stati scongiurati gli aumenti. Però tengo a sottolineare che i Comuni dovrebbero svegliarsi e attrezzare le spiagge libere anche con un servizio di salvataggio” – dice Trinchillo, che auspica una convivenza sicura con il virus – “la fase 2 passerà per una nuova mentalità che dovrà prevedere anche maggiore disciplina e buon senso dei cittdini. Da parte nostra invece, andranno garantiti periodiche sanificazioni dei servizi igienici e più materiale monouso e sicuramente il rispetto delle misure di sicurezza tra un ombrellone e un altro.”
Non assisteremo quindi ai pienoni a cui siamo abituati, infatti “bisognera rispettare le regole che ci saranno imposte – e chiosa Trinchillo – il Governo ci dia delle risposte urgenti: abbiamo bisongo di conoscere i parametri da rispettare per le installazioni o temiamo nuovi ritardi.”