Settimana cruciale per il calcio Barcellona-Napoli, ipotesi inizio agosto foto

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Quattro giorni decisivi per le decisioni sulla ripresa del calcio,sia la serie A che le coppe europee, Champions ed Europa League. L’obiettivo della Figc è di poter ricominciare gli allenamenti il 4 maggio (i test potrebbero essere anticipati tra il 24 e il 27 aprile) per ripartire con il campionato a fine maggio o a inizio giugno. L’obiettivo dell’Uefa è di chiudere la Champions entro fine agosto (con la finale da giocare il 29) e l’ipotesi è che si ricominci con il ritorno degli ottavi tra il 7 e l’8 agosto quando scenderebbe in campo il Napoli con il Barcellona.

SERIE A E CHAMPIONS
Oggi un consiglio di Lega di serie A, domani l’assemblea con il confronto tra i presidenti per discutere sulla ripresa (e sul calendario) e su un’altra tematica spinosa legata ai diritti tv. Una riunione, quella di domani, che si prevede calda perché ci sarà ancora da trovare una posizione univoca (o di maggioranza più netta) sulla ripartenza del campionato visto che finora la Lega A è stata divisa tra il gruppo di presidenti che hanno spinto per riprendere i campionati, tra i quali soprattutto Lotito e De Laurentiis, e quelli invece che si sono mostrati contrari tra i quali Cellino. Mercoledì il ministro Spadafora incontrerà in videoconferenza i vertici Figc e delle altre componenti del calcio per una decisione sul riavvio degli allenamenti.
Tre giorni decisivi anche per l’Uefa: domani la videoconferenza con i segretari generali delle Federazioni, mercoledì quella con l’Eca e le Leghe, giovedì il Comitato esecutivo. L’argomento sarà la ripresa delle coppe europee,l’ipotesi dell’Uefa è di chiudere tutto in tre settimane: gli ottavi si
giocherebbero il 7 e l’8 agosto, i quarti dall’11 al 15, le semifinali dal 18 al 22, la finale il 29 a Istanbul (porte chiuse).

LE PAROLE DI GRAVINA
Il presidente della Figc Gravina ieri sera a Che tempo che Fa su Rai 2 ha ribadito il suo pensiero di portare a termine la stagione.
«C’è l’opportunità e la speranza di ricominciare: nel mese di giugno l’Italia può vivere un momento di sollievo rispetto ad adesso. Se fosse il Governo a sancire lo stop mi sentirei più sollevato? Questa è una responsabilità che lascio al Governo. Sì accoglierei la scelta con più sollievo,potete immaginare il dramma che sto vivendo in queste settimane nel dover reggere in maniera quasi isolata questa battaglia», ha detto aggiungendo. «Ma sottolineo il calcio italiano non vive in maniera separata rispetto alle altre categorie, chiedo di essere considerato come movimento d’impatto socio-economico
per il paese alla pari di ogni altro settore. Non posso essere il becchino del calcio italiano, non posso prendermi questa responsabilità: il calcio muove 5 miliardi di euro.

Fermarsi oggi sarebbe un disastro: se non riparte ha un grande impatto negativo per il futuro».

IL PROTOCOLLO FIGC
Il primo passaggio è stato la consegna del protocollo sanitario di garanzia redatto dalla commissione medico-scientifica della Figc ai ministri dello Sport e della Salute, Spadafora e Speranza,con le indicazioni per la ripresa degli allenamenti. Screening quotidiani, sanificazioni ambientali, distanza sociale obbligatoria nei ritiri super blindati. Si fa riferimento al «gruppo squadra»che dovrà essere identificato e convocato 3-4 giorni prima della
ripresa per le procedure di screening iniziale (visita clinica, tamponi, test sierologici) per poi proseguire il lavoro in quello che viene definito un «ritiro permanente». L’allenamento nella prima settimana andrà limitato alle sedute atletiche e di tecnica individuale disponendo i calciatori a distanza di almeno 2 metri l’uno dall’altro e in gruppi poco numerosi. Nella fase successiva si procederà ad una progressione del lavoro tecnico, inserendo esercizi specifici e di gruppo fino alle simulazioni delle fasi di gioco

fonte:ilmattinpo

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