Ravello, Covid: il ragazzo positivo lavorava in Svizzera con Carrano di Conca dei Marini. Il punto con il sindaco Di Martino

Ravello, Costiera Amalfitana. Nella Città della Musica si è registrato quest’oggi il primo caso positivo al coronavirus. Si tratta di un ragazzo che lavorava in Svizzera, nello stesso albergo in cui si trovava Raffaele Carrano di Conca dei Marini. Il giovane è già isolato in quarantena e la situazione a Ravello è per il momento sotto controllo. Proprio dal sindaco Salvatore Di Martino, ci sono rassicurazioni anche per le misure messe in campo, in vista di Pasqua e Pasquetta, anche se non si prevedono grandi spostamenti.

“Ho dato già disposizioni, tra l’altro c’è una concertazione proficua con l’arma dei Carabinieri, che è presentissima sul territorio e ovviamente con il Comando dei Vigili Urbani, più volte infatti sono intervenuto per ricordare loro che non bisogna abbassare la guardia, dobbiamo stare attenti e in questo fine settimana ancora di più – spiega il primo cittadino – Anche se ritengo che le persone non possono circolare, non potremmo avere delle invasioni, quindi è chiaro che bisogna porre attenzione, però non più di tanto perché non penso che ci sia una valanga di persone che vengono a Ravello o in Costa d’Amalfi. Questo è quello che penso, mi piace pensare che la gente stia a casa, anche negli altri comuni.”

Il sindaco Di Martino si oppone quindi a remote possibilità, che qualcuno possa giungere in Costiera, per trascorrere queste festività: “Noi già siamo intervenuti, abbiamo paralizzato queste ipotesi, nel senso che abbiamo evitato la possibilità a coloro che provengono da fuori di venire qui. E’ chiaro che bisogna alzare la guardia in questi due giorni, cosa che sicuramente faremo, con i volontari, gli ausiliari del traffico e i vigili urbani, ma ripeto, di concerto con l’arma dei carabinieri che sta operando veramente bene su tutto il territorio della Costa d’Amalfi.”

Come detto prima, nella Città della Musica sono state messe in campo tutte le misure, per evitare i contagi, con Di Martino che si dichiara molto soddisfatto della risposta dei ravellesi: “L’altro ieri ho fatto un’ordinanza per quanto concerne le mascherine, con l’obbligo e le sanzione, e c’è grande collaborazione da parte dei concittadini. I casi di persone che non indossano la mascherina sono isolatissimi, prossimi allo zero. Per i cittadini di Ravello sicuramente farò una diretta sabato, nella quale dirò tutto quello che si sta facendo, proprio stamattina ho affrontato la questione dei pagamenti, delle tasse, ecc.: non possiamo eliminare la tasse, ma possiamo ritardare i pagamenti e aspettare tempi migliori, per fare in modo che la collettività viva. Stiamo facendo tutto quello che si può fare, per aiutare le famiglie più deboli, quini sotto questo aspetto siamo in regola con la nostra coscienza.”

A Ravello non si lavora solo per affrontare questa emergenza, ma si guarda soprattutto al medio-lungo periodo, con il primo cittadino preoccupato dalle questioni chiave che riguardano la salute economica futura del paese. “Non bisogna dimenticare che bisogna lavorare e pianificare – afferma Di Martino – Sto già pianificando, sperando e convinto che a luglio la cosa possa migliorare, per cui ho già suggerito e proposto, proposta che è stata accettata dal commissario della Fondazione Ravello la dottoressa Bove, che il Ravello Festival deve partire da luglio e la programmazione deve arrivare fino a gennaio, per recuperare tutto ciò che si può recuperare sotto l’aspetto turistico.

Faccio delle considerazioni, la crisi sicuramente finirà nel momento in cui si ferme questa maledetta malattia, si fermerà ma molti paesi, tra cui la Costa d’Amalfi, vivranno momenti di crisi perché la nostra industria non parte subito, abbiamo il turismo, e se tutto il mondi è ancora in condizioni particolari, penso agli Stati Uniti che hanno una situazione particolarissima, e siccome la Costa d’Amalfi è la Costa del mondo e le presenze saranno minime a mio avviso, purtroppo, qui lo Stato dovrebbe fare qualcosa per noi comuni altrimenti ci sarà un abbassamento del target, oltre ad incontrare difficoltà notevoli dal punto di vista economico, proprio per il bilancio, suggerirei a chi di dovere di verificare i bilanci consuntivi dell’anno scorso e in rapporto ai bilanci consuntivi, dare contributi ai comuni. Questa sarebbe la regola da seguire anche perché c’è il pericolo che si possa abbassare il target del nostro turismo e per riprenderlo ci vorranno anni, se non decenni. Lo Stato garantisce le imprese ed anche i comuni devono essere destinatari di risorse ed è chiaro che in Italia ci sono 8mila comuni e con un milione di euro, in media, è una finanziari a di 8 miliardi di euro, poco rispetto ai 400 miliardi di recente annunciati.”

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