Positanonews vicina ai pizzaioli in Campania, il nostro non era un assist a Salvini ma per l’apertura almeno d’asporto come avviene in tutta Italia

Positanonews vicina ai pizzaioli in Campania, il nostro non era un assist a Salvini ma per l’apertura almeno d’asporto come avviene in tutta Italia . Ieri il leader della Lega Matteo Salvini in tv ha lanciato la “provocazione” a De Luca, perchè in tutta Italia , si può dare la pizza da asporto e a Napoli no? Una notizia ripresa da tutti, anche da Positanonews, il giornale della Costiera amalfitana e Penisola Sorrentina. Invero Salvini ha dato ulteriore voce a una pressante richiesta che viene fatta a De Luca, probabilmente lo ha fatto strumentalmente , e legittimamente, per accrescere il consenso al Sud, il fatto che provenga da un partito che si chiama Lega rendeva la cosa comunque ancora più “notizia” o una “provocazione”. Apriti cielo! All’improvviso siamo diventati leghisti, ebbene non siamo a favore della Lega, ma neanche contro. Non è questo il modo che noi intendiamo il giornalismo. Vorrei solo fare una distinzione fra “notizia” e giornale di cronaca senza orientamento politico e giornale che ha orientamento politico, non dico che non faccia politica, perchè il giornale fa, indirettamente, politica, nel senso ampio del termine, quando denuncia i disagi delle fasce deboli, quando segnala qualche problema , quando spinge per tematiche ambientali e sociali etc. L’articolo di Salvini che difende la pizza napoletana, anzi i pizzaioli napoletani non è un “Ola’” alla Lega o un’appartenenza, per scelta non ho mai fatto politica partitica elettiva , anche se potevo, anche se me lo hanno chiesto, perché credo che il giornalismo debba essere giornalismo. Ebbene che Salvini difenda i pizzaioli e metterlo in risalto è nello stesso tempo una notizia di cronaca, riportata da tutti, ed anche una provocazione verso De Luca e la Regione Campania unica che non permette a questa categoria di lavorare , ritengo che sia giusto che siano messi in condizioni di lavorare se in tutto il mondo, nelle aree molto ma molto più a rischio della nostra, che è la meno contagiata del mondo occidentale, possono lavorare. Dunque questa è una mia linea favorevole a chi vuol lavorare perché non credo che potremo continuare a vivere in queste condizioni per sempre.

 

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