Oggi la Chiesa festeggia San Dionigi di Corinto e il Mercoledì Santo

Fu nominato vescovo di Corinto, la sua città. Le poche notizie sulla sua vita sono tramandate da Girolamo e soprattutto da Eusebio di Cesarea, il quale ha conservato frammenti interessanti di otto sue lettere, inviate alle Chiese di Atene, di Lacedemone, di Amastri nel Ponto, di Cnosso in Creta. Tali frammenti non contengono notizie su Dionigi, ma forniscono informazioni sulla religiosità di alcune città e regioni, durante il pontificato di Sotere.

Dal Martiriologo Romano:
«Commemorazione di san Dionigi, vescovo di Corinto, che, dotato di una mirabile conoscenza della parola di Dio, istruì con la predicazione i fedeli della sua città e con lettere anche i vescovi di altre città e province.»

Mercoledì Santo

Il Mercoledì Santo è il giorno del tradimento, quando la Settimana Santa ricorda il tradimento di Giuda che tradì Gesù con un bacio per 30 denari. Dei primi tre giorni della Settimana Santa, il Mercoledì Santo è anche il giorno della tristezza proprio perché si ricorda il momento che segna l’inizio del periodo più buio. Come per gli altri primi giorni della Settimana Santa, i riti religiosi del Mercoledì Santo prevedono come prima lettura della messa i primi tre canti del Servo del Signore del libro del profeta Isaia.

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