Napoli. Arrivata la nave Costa

È arrivata in orario ieri mattina al molo Beverello ma solo oggi i marittimi italiani potranno sbarcare dalla Costa Mediterranea, la nave partita il 15 marzo dalle Mauriutius. A bordo, dopo l’attracco, sono saliti i medici della sanità regionale Campana e dell’Usmaf (Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera) che hanno controllato la temperatura e iniziato a fare i test rapidi per il coronavirus a tutti i presenti. Per dare poi oggi il via libera Adolfo Pappalardo.
LA ROTTA
A bordo nessun turista ma 780 persone di equipaggio, di cui un centinaio gli italiani (moltissimi campani) che oggi potranno far ritorno a casa. Le operazioni coinvolgeranno chi può raggiungere, via terra da Napoli, il proprio luogo di residenza a bordo di bus organizzati da Costa Crociere: già avvertiti i prefetti delle province di residenza e una volta a casa, i marittimi dovranno affrontare i 14 giorni di quarantena.
Ma fortunatamente hanno potuto toccare terra, a Napoli il porto scelto per far approdare i marittimi dopo un balletto durato alcuni giorni. Che non finisce per quelli stranieri, costretti a ripartire già oggi in attesa che vengano ultimate le trattative con i singoli Stati per arrivare alla firma di accordi bilaterali che consentano i rimpatri. Le crociere di Mediterranea si erano interrotte il 13 marzo scorso dopo che era scoppiata l’emergenza Coronavirus in tutto il mondo. E da lì la nave è rientrata dalle Mauritius effettuando alcuni scali tecnici per i normali rifornimenti ma nessuno è sceso o salito a bordo durante queste operazioni.
Nessun pericolo di contagio, quindi, secondo la compagnia che, in queste due settimane di viaggio, a bordo ha fatto osservare i protocolli di sicurezza per il Coronavirus ed ha provveduto a misurare quotidianamente la temperatura di tutto l’equipaggio. E, in queste due settimane, inutile dirlo, non si è registrato alcun contagiato. Da qui la richiesta nei giorni scorsi di permettere lo sbarco. Concesso però, solo ai marittimi italiani. «Questa nave ha solo personale e i 113 italiani possono sbarcare. C’è problema dei cittadini filippini a cui sono state chiuse le frontiere anche dal proprio Paese. Però non è possibile farli sbarcare a Napoli. Il porto di Napoli è nel cuore della città, rischiamo altri focolai», aveva tuonato, infatti, la settimana scorsa il governatore De Luca che aveva però subito dato il via libera per lo sbarco, due giorni fa, di una nave proveniente da Tunisi con a bordo un centinaio di italiani.
La situazione delle navi Costa Crociere sparse per il mondo, quindi, sta gradualmente tornando alla normalità: dopo gli attracchi di Costa Luminosa a Savona e Costa Victoria a Civitavecchia, due giorni fa è arrivata a Brindisi Costa Fortuna, mentre Victoria completerà lo sbarco del proprio personale nella giornata di oggi sempre a Brindisi.
LE OPERAZIONI
All’attracco, ieri mattina, presenti anche il presidente dell’Autorità portuale del Mar Tirreno Centrale Pietro Spirito e l’ammiraglio Pietro Vella, direttore marittimo della Campania e Capitaneria di Porto di Napoli. E subito dopo l’attracco il personale medico dell’Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera, ha effettuato il controllo della temperatura corporea e subito dopo i test rapidi per verificare l’eventuale presenza di casi positivi al Covid-19.
Stamattina poi ci dovrebbe essere il via libera per i marittimi secondo il protocollo già studiato dalla compagnia armatrice. Costa Crociere, infatti, per le sue navi ha attivata una procedura di sbarco che non prevede nessun contatto con la città dove la nave attracca: sbarco, e immediata salita su mezzi di trasporto con distanze prestabilite per i campani e trasferimento in un aeroporto dove sono stati già prenotati i voli per il rimpatrio dei marittimi.

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